NEWS | European Statistics Day

Studiare statistica e vivere la quotidianità

18 ottobre 2024

Studiare statistica e vivere la quotidianità

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Anche quando apparentemente non sembra, le statistiche sono una parte costante delle nostre vite e sono un fondamentale strumento per ottenere informazioni approfondite e affidabili sulla realtà e su come viviamo. Statistiche ufficiali, una finestra per comprendere la società è proprio il tema a cui è dedicato, il prossimo 20 ottobre, l’European Statistics Day, promosso da Eurostat e dallo European Statistical Advisory Committee.

In occasione della ricorrenza e della quattordicesima edizione della Giornata italiana della Statistica (GIS) – promossa dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dalla Società italiana di statistica (SIS) – la professoressa Giulia Rivellini, docente di Statistica presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica, spiega come – diversamente da quanto si è abituati a pensare – la statistica non è assolutamente qualcosa di astratto e distaccato dalla quotidianità delle persone.


Tra gli studenti dei corsi di studio in cui sono prevalenti materie di tipo umanistico, raramente la presenza della statistica è apprezzata.  Per questo, in aula, nelle prime lezioni elenco dieci motivi per i quali “vale la pena” studiare questa materia. E con l’aiuto di esempi tratti da ricerche, quotidiani, report, questionari da compilare, insisto in particolare su uno di questi, ovvero la presenza della statistica in molti ambiti della vita quotidiana di giovani e meno giovani. Mi muove principalmente la speranza che i presenti si interessino alla materia e da qui che l’approccio al suo studio migliori.

Se mi fermassi alla definizione della statistica, temo che l’aula si svuoterebbe molto rapidamente. Che si faccia riferimento ad un manuale piuttosto che ad un altro, le varie versioni incutono quasi sempre un certo timore. “La statistica è l’arte di formulare, in termini numerici, le possibili risposte a problemi complessi” (Friedman, Pisani e Purves, 1998); “la statistica è un insieme di strumenti logici e matematico-probabilistici per il trattamento di una grande quantità di dati” (Deldossi e Paroli, 2010); “la statistica è l’insieme delle metodologie finalizzate alla raccolta e all’analisi dei dati” (Agresti e Finlay, 2009): numeri, logica, probabilità, grandi insiemi di dati, allontanano, piuttosto che incuriosire ed attivare il desiderio di conoscenza.

Pur tuttavia questa disciplina è tutt’altro che astratta ed entra nella vita quotidiana di tutti noi attraverso almeno due porte: quella del singolo individuo che con la sua storia si fa “produttore involontario” di dati elaborabili statisticamente per comprendere fenomeni collettivi e quella del fruitore di analisi quantitative, stime campionarie, articoli o report scientifici prodotti da esperti.    

Per esempio, quando si compila la dichiarazione sostitutiva unica per ottenere la certificazione ISEE dall’INPS, si forniscono dati che, opportunamente rielaborati, permettono di identificare gruppi di nuclei familiari bisognosi di interventi di welfare pubblico. Se invece sfogliando un quotidiano o ascoltando la radio apprendiamo che secondo l’Istituto Nazionale di Statistica il 21,3% delle persone di 14 anni e più nel 2023 ritiene di vivere in luoghi affetti da degrado, riconosciamo che senza adeguate competenze statistiche quel numero non sarebbe stato divulgabile. E così, day by day, magari sorge anche il desiderio di approfondire, mettendo in pista una nuova rilevazione, con un campione rigorosamente probabilistico!

In occasione dell’European Statistics Day e della quattordicesima edizione della Giornata italiana della Statistica (GIS) – promossa dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dalla Società italiana di statistica (SIS) – il prossimo 25 ottobre si terrà a Milano presso l’Università Cattolica un incontro dal titolo Misurare il benessere: il ruolo della statistica ufficiale.

“Oltre il PIL: una nuova frontiera per misurare il benessere”; “Un viaggio attraverso gli indicatori dei domini di lavoro e sicurezza” e “Mettiamoci alla prova: un confronto tra la nostra percezione e i dati di statistica ufficiale” sono i temi al centro dell’incontro e degli interventi di Valentina Spinella e Lorena Viviano della Direzione centrale per la Comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e agli utenti Istat che prenderanno parte all’evento che si aprirà alle ore 14.15, nell’aula G052 dell’Ateneo di Largo Gemelli.

Il programma dell’incontro prevede inoltre momenti di confronto con i docenti e gli studenti dei corsi di Laboratorio di ricerca criminologica e Laboratorio di ricerca lavoro e impresa.

Un articolo di

Giulia Rivellini

Giulia Rivellini

Docente di Statistica - Facoltà di Scienze politiche e sociali, Università Cattolica

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