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Thriller, noir e giallo rispondono al bisogno di gioco e verità dell’essere umano

30 aprile 2024

Thriller, noir e giallo rispondono al bisogno di gioco e verità dell’essere umano

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La curiosità di risolvere gli enigmi è naturale per gli esseri umani. Si cita giustamente la sfinge che chiede a Edipo quale animale cammini su quattro zampe al mattino, su due a mezzogiorno e su tre alla sera. Ciò che distrae dalla domanda è l'allusione darwiniana alla condizione animale degli uomini. È sufficiente assumere questa premessa per trovare la risposta. Altri enigmi popolano l'antichità, come quello che portò Archimede a scoprire la legge sul volume dell'acqua. La leggenda narra che egli stesse studiando come scoprire se un criminale stava cercando di truffare il re sostituendo un semplice metallo all'oro. Il leggendario "eureka!" significa che il saggio greco capì che bastava immergere il presunto oro nell'acqua per rendersi conto dell'inganno. Il romanzo poliziesco risponde a quel desiderio umano di esercitare l'intelligenza per trovare la realtà che si nasconde sotto l'apparenza. Il crimine è meno importante della mente brillante nello scoprire ciò che si nasconde dietro gli oggetti disordinati, o ciò che è così palesemente esposto da non essere visto. 

L'ascesa del romanzo poliziesco non è solo una moda o una manovra di marketing per vendere determinati libri. Risponde a un bisogno reale del lettore. Un bisogno di gioco, un bisogno di verità. Ernst Fischer diceva che l'estetica è necessaria come il cibo, nella misura in cui definisce l'umanità. 

Per questo motivo la cattedra di Letteratura spagnola e ispano-americana organizza ogni anno "El Día Negro", una mezza giornata dedicata al thriller, al noir e al giallo. Da quasi vent'anni, ispirandosi alla "Semana negra" organizzata da Paco Ignacio Taibo, un gruppo di scrittori si riunisce all'Università Cattolica del Sacro Cuore per discutere di letteratura e di ricerca per l'intera mattinata. Le discussioni sono sempre di grande interesse e approfondiscono non solo un genere letterario, ma trattano di argomenti più vasti, che abbracciano l’esercizio stesso della letteratura, i problemi sociali, i problemi esistenziali e sono di grande profitto per chi presenzia e interviene.

Vi hanno partecipato autori come Carlo Lucarelli, Marta Sanz, Sergio Ramírez, Gabriella Genisi, Hans Tuzzi, Antonio Muñoz Molina, Diana Lama, Elda Lanza, Daniele Mencarelli e altri prestigiosi autori spagnoli e italiani. Quest'anno sono presenti Alessandro Perissinotto e Paolo Bacilieri, coordinati dal prestigioso critico Luca Crovi, mentre la parte spagnola sarà rappresentata dagli autori saragozzani Eva Puyó e Ismael Grasa, coordinati da Michela Craveri e da me. Come sempre, è prevista la partecipazione di un gran numero di studenti, alla ricerca di un'esperienza che possa ampliare e concretizzare gli insegnamenti accademici. 

Venerdì 3 maggio ad aprire la XIX edizione del “Dia Negro” nell’aula Pio XI in largo Gemelli 1 alle ore 10 saranno Giovanni Gobber, preside della Facoltà Scienze linguistiche e letterature straniere, e Anna Bonola, direttore del dipartimento di Scienze linguistiche e letterature straniere. Interverranno Paolo Bacilieri, Ismael Grasa, Alessandro Perissinotto, Eva Puyo. Presiederanno Michela Craveri, Luca Crovi e Dante Liano.

 


Foto di Craig Whitehead su Unsplash
 

Un articolo di

Dante Liano

Dante Liano

docente di Letteratura spagnola

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