Prendersi cura degli ammalati è una forma privilegiata di espressione della sensibilità degli uomini verso altri uomini. Negli ultimi decenni si registra, però, una tendenza alla spersonalizzazione delle cure e alla aziendalizzazione dei servizi sanitari che rischia di trasformare il rapporto medico paziente in un anonimo do ut des con la conseguenza che i pazienti hanno cominciato a chiedere i danni al medico che forse ha sbagliato. È nata così la medicina difensiva ed è aumentata la spesa sanitaria. Un’alternativa a questo sistema è intervenire sulla qualità della relazione di cura. Approfondisce l’argomento Francesco Zecchin, docente di Istituzioni di Diritto privato.