C’è il manager della pubblica amministrazione che deve rispondere alle nuove esigenze degli enti centrali e locali di innovarsi, semplificarsi e incrementare la digitalizzazione. C’è la preside di un istituto che si rivolge all’Università per cogliere gli spazi di miglioramento nel settore della scuola. C’è l’operatore di un ente no-profit che chiede di imparare una modalità più manageriale di gestire la propria comunità. E c’è molto di più. Perché la Formazione continua non è solo un’opportunità. Oggi è divenuta esigenza, un vantaggio concreto. È l’impellenza di non smettere mai di imparare, di non rimanere fermi in balia dell’onda lunga delle trasformazioni che stanno avvenendo sotto i nostri occhi. Già, perché non è più possibile pensare di vivere di rendita con quello che si è appreso negli anni della giovinezza, fosse anche attraverso una formazione universitaria di buon livello. Il temine anglosassone Lifelong learning non lascia spazio al dubbio: l’apprendimento è un processo che si sviluppa lungo l’intero arco della vita, superando i vincoli di tempo e di spazio. Come spiega in questo video Mario Molteni, delegato del Rettore ai rapporti con le imprese.