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La Formazione continua, a servizio della PA

01 marzo 2022

La Formazione continua, a servizio della PA

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Impossibile stare fermi senza rischiare di essere travolti dall’onda lunga dell’innovazione. La necessità di non smettere mai di imparare, di aggiornarsi lungo l’intero arco della vita è un’impellenza anche per la Pubblica amministrazione. Quali sono i bisogni della PA e quali le sfide del presente e del futuro? Lo abbiamo chiesto a Agostino Circella, funzionario nello staff del direttore della Ragioneria territoriale dello Stato di Milano e di Monza e Brianza.

Dottor Circella, semplificazione e digitalizzazione. Partiamo da qui.

Sono impegnato proprio ad analizzare, semplificare, standardizzare e digitalizzare tutti i servizi di competenza, sia a livello provinciale sia nel contesto dei gruppi di lavoro nazionali del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Abbiamo riscontrato molta resistenza al cambiamento, dovuta principalmente ad una diffusa cultura della PA che risulta autoreferenziale e dedita al mero rispetto formale della norma o delle proprie competenze. Ciò molto spesso non porta alla risoluzione della richiesta degli utenti, i quali non sono quindi al centro dell’attività amministrativa.

Qual è la risposta a questa autoreferenzialità e alla resistenza al cambiamento?

Oltre ad avere predisposto iniziative di regolamentazione interne alla Ragioneria, abbiamo aperto l’orizzonte anche all’esterno, chiedendo supporto. Ad esempio, all’associazione Civicum con la quale abbiamo fatto analizzare le attività dell’Ufficio a una società di revisione di profilo internazionale, AT Kearney. Il risultato è stato presentato alle forze sociali e pubblicato sul web. Ma non bastava, il cambiamento culturale, è noto, è un processo lungo. Per questo abbiamo colto l’opportunità di far partecipare in modo massivo il personale ai corsi di formazione dell’Università Cattolica accreditati da Inps nell’ambito del programma Valore PA.

Un catalogo di corsi, quello a cui fa riferimento, proposti dall’Alta Scuola Impresa e Società e incentrati su argomenti di forte rilevanza e attualità. Che bilancio ne trae?

Si è rivelata un’esperienza assolutamente positiva. Prima di tutto per la metodologia utilizzata dai docenti, che hanno saputo dare un taglio pratico con l’elaborazione di casi concreti a cui partecipavano discenti di diverse Amministrazioni. Questo ha consentito un confronto costruttivo e ha sviluppato la curiosità di trovare soluzioni organizzative ragionate. In generale, poi, la partecipazione al corso ha avuto il merito di stimolare una cultura più manageriale della pubblica amministrazione, finalizzata al risultato più che alla mera applicazione burocratica. Un aspetto che sarà molto importante nei prossimi anni, oltre che a carattere di generale cambiamento, anche e soprattutto per la rilevante funzione di monitoraggio e verifica dell’attuazione del PNRR che è stata affidata alle RR.TT.S sul territorio nazionale, di cui la sede di Milano dovrà gestire l’Italia nord-occidentale.

Un articolo di

Francesco Berlucchi

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