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MyMentor Unicatt al via: studenti e professionisti insieme per costruire il futuro

04 dicembre 2025

MyMentor Unicatt al via: studenti e professionisti insieme per costruire il futuro

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Come un varco che si apre tra università e professione, l’edizione 2025/26 di MyMentor Unicatt è partita ufficialmente con i kick off nei campus di Piacenza e in quello di Santa Monica a Cremona. Da undici anni il progetto dell’Università Cattolica accompagna i laureandi delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza e di Scienze agrarie, alimentari e ambientali in un incontro diretto con professionisti, trasformando il passaggio dal percorso accademico al mercato del lavoro in un’esperienza guidata, concreta e personalizzata. 

Nel campus di Cremona l’avvio della nuova edizione ha visto la conferma della vitalità di un’iniziativa che negli anni ha costruito un rapporto solido con il territorio. «Le 26 coppie di studenti e di professionisti che si sono incontrate oggi per la prima volta evidenziano il successo di un’attività che racconta, da un lato, la vivacità dei nostri studenti pronti a mettersi in gioco e, dall’altro, la disponibilità di un territorio che, con il suo tessuto imprenditoriale, continua a sostenere con convinzione la formazione universitaria» ha dichiarato Matteo Burgazzoli, vicedirettore del campus di Cremona durante il kick-off. «È un’esperienza win-win: gli studenti accedono a un confronto autentico con la realtà professionale, mentre i mentor trovano nuove energie e nuovi punti di vista». 

Un valore riconosciuto anche dalla professoressa Laura Zoni, vicepreside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, che ha ringraziato i mentor sottolineando come MyMentor sia ormai un tassello strutturale del percorso formativo dell’Ateneo: «È una delle nostre best practice più efficaci nel facilitare il passaggio dei laureandi verso il mondo delle professioni. In una fase segnata da complessità e cambiamento, poter contare su una guida affidabile rappresenta una risorsa essenziale».

Sulla stessa linea il professor Claudio Soregaroli, della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali: «Come facoltà puntiamo su due pilastri per la formazione dei futuri professionisti del settore agroalimentare: l’esperienzialità dello studente e il dialogo costante con imprese e istituzioni. MyMentor li unisce entrambi, offrendo esperienze reali e rafforzando la nostra collaborazione con il territorio. Tempo, esperienza e visione sono i doni che i mentor offrono ai nostri studenti, e ne siamo profondamente grati».

A ricordare la missione originaria del programma è stato Fabrizio Capocasale, program manager del progetto: «MyMentor nasce per colmare il divario tra istruzione formale e mondo professionale. In oltre dieci anni abbiamo accompagnato più di 800 studenti, offrendo loro uno spazio protetto in cui sperimentare, fallire, imparare e crescere». Un percorso in cui, ha aggiunto, «i mentor non sono trasmettitori di istruzioni, ma guide capaci di aiutare gli studenti a vedere oltre l’ovvio, trasformando gli ostacoli in risorse, anche grazie al reverse mentoring, che valorizza la loro prospettiva fresca e innovativa».

Una filosofia racchiusa nel principio che da sempre anima il progetto: bridging the gap. «È ciò che distingue davvero MyMentor» hanno spiegato Giuseppe Ghittoni e Max Traversone, tra gli ideatori del format. «Significa costruire connessioni autentiche, aprire porte, offrire direzioni. Non è uno slogan, ma un impegno verso i nostri giovani, che meritano di essere accompagnati e valorizzati».

Quest’anno il progetto coinvolge complessivamente 87 coppie tra i campus di Piacenza e Cremona, numeri che testimoniano l’ampiezza di un format ormai radicato nel tessuto formativo dell’Ateneo. A Piacenza — dove il kick off si è tenuto il 26 novembre — si contano 61 coppie, distribuite tra i percorsi di Agrisystem, Agricoltura Sostenibile e di Precisione, Scienze e Tecnologie Alimentari, Banking e Consulting, Gestione d’Azienda, Global Business Management e Giurisprudenza. A Cremona le coppie sono 26, appartenenti ai corsi di Agricultural and Food Economics, Food Processing – Innovation and Tradition, e Innovazione e Imprenditorialità Digitale. Un mosaico di competenze e relazioni che conferma la forza di una comunità pronta a investire sul futuro dei suoi studenti.

Il percorso continuerà nei prossimi mesi con incontri individuali, sessioni di confronto e momenti di networking, anche attraverso la community LinkedIn del progetto, oggi una rete dinamica e sempre più ampia di professionisti e studenti.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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