Il gaming digitale nella maggior parte dei casi è semplicemente un gioco divertente per giovani e adulti, in età preadolescenziale poi rappresenta un’efficace a zona di confort dove sospendere pensieri e angosce poco sostenibili, un vero e proprio rifugio in un altro mondo. Il gaming digitale può essere anche un formidabile strumento di apprendimento grazie ai visori immersivi. Tuttavia, associato a sintomi depressivi e ritiro sociale, il gaming digitale può diventare patologico. Lo spiega Federico Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta, ricercatore all’Istituto di Psichiatria e Psicologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia.