Le competenze digitali per cambiare il Paese. È stato il team capitanato dalla studentessa Silvia Serventi e composto da Chiara Fornero, Piervito Difino, Giada Gadeschi, Luca Rodighiero, Nicole Cisera Gaetano Iorio, Alessia Maria Leone, Daniele Paparo, Vincenzo Salone, Andrea Annibale Lombardo, Tiziano Crucitti e Mattia Di Fonzo, ad aggiudicarsi l’Hackathon del Laboratorio Next Gen EU, organizzato dal professor Francesco Timpano, che ha messo in competizione il 4 maggio scorso 10 progetti per la concretizzazione del PNRR.
«Nell’ultimo decennio, la diffusione di digital skills si è rivelata fondamentale nel burrascoso panorama socio-economico attuale. Ecco perché per il nostro progetto ci siamo focalizzati sull’avvento della digitalizzazione e sul suo impatto in tre diversi ambiti: istruzione, pubblica amministrazione e aziende» spiegano i ragazzi, seguiti in questo percorso da Fernanda Faini, componente del Big Data Commitee per l’Istat. «Le nostre proposte puntano ad accelerare la Transizione 4.0 e a condurre verso una sensibilizzazione al pensiero digitale. Il nostro Paese è ricco di potenzialità da sfruttare per allinearsi con l’andamento europeo: servono atteggiamenti proattivi che permettano di cavalcare l’onda digital».
I 10 progetti presentati dai 150 ragazzi in gara per la messa a terra del PNRR sono stati tutti apprezzati dalla giuria di esperti: dalla tassazione ambientale, alle infrastrutture sostenibili, dalla soluzione dei problemi legati al contenzioso sui crediti in R&S e sugli incentivi alle PMI innovative, all’idea legata al tema del reshoring fiscale per favorire il rientro di capitali produttivi nel nostro paese. Sul fronte sociale, un lavoro di approfondimento è stato dedicato alla disponibilità di aree per il senior living per la valorizzazione del patrimonio immobiliare in disuso.
Grande la soddisfazione espressa dal prof. Timpano, che ha saputo riunire in questo ambizioso progetto studenti, esperti dell’impresa e della PA, e docenti raggiungendo l’obiettivo di una sintesi virtuosa di idee e riflessioni.
Keynote speaker dell’Hackathon Marco Leonardi, capo Dipartimento della programmazione economica alla Presidenza del Consiglio, che ha contribuito alla redazione della versione finale del Piano nazionale di Ripresa e resilienza, che ha sottolineato come Pnrr e il Recovery Fund siano un successo dal punto di vista politico, «ma il futuro sarà ambivalente. Con il Recovery Fund - ha spiegato - accelereremo la transizione verde e digitale, ma non sarà un periodo privo di conseguenze, anche pesanti, sotto il profilo dell'occupazione e quindi sociale». Per Leonardi il piano funzionerà «se riusciremo a fare le riforme: da quella della Pubblica amministrazione a quella della giustizia. Funzionerà se nei prossimi cinque anni avremo avuto successo nella semplificazione, nella governance, nell'implementazione del piano».
E l’Italia ne uscirà come un Paese migliore.