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Alta formazione, la Cattolica premiata a Dubai

06 aprile 2023

Alta formazione, la Cattolica premiata a Dubai

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Un riconoscimento ai significativi risultati raggiunti a livello internazionale nel campo dell’istruzione universitaria. È lo Zairi International Awards for Excellence in Higher Education on Internationalization ricevuto a nome di tutta l’Università Cattolica del Sacro Cuore dal Centre for Higher Education Internationalisation (CHEI), diretto da Amanda Murphy.

Questo premio, infatti, è assegnato agli istituti di istruzione superiore che si sono distinti per la promozione di progetti internazionali, realizzati grazie a programmi ben pianificati e messi a punto con approcci innovativi, creativi, di impatto e sostenibili. È conferito annualmente dal Center for Learning Innovations and Customized Knowledge Solutions (CLICKS), in collaborazione con numerose organizzazioni internazionali e associazioni universitarie. A ritirare il premio, durante una cerimonia che si è tenuta all’Address Boulevard hotel di Dubai lo scorso 9 marzo, sono state Dolly Predovic, che ha conseguito un dottorato in Cattolica presso il CHEI e attualmente Founder and CEO Career Paths nonché CHEI Fellow, e Silvia Rigato, alumna dell’Università Cattolica e Managing Director Strategy & Consulting Lead for Energy & Utilities – Middle East Sustainability Lead – Middle East Dubai - UAE (nella foto in alto rispettivamente a destra e a sinistra).

Nel contesto dell’agenda 2030 gli istituti di istruzione superiore sono fondamentali per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, per un futuro migliore e sostenibile per tutti affrontando sfide globali come povertà, disuguaglianza, cambiamento climatico, degrado ambientale, pace e giustizia, istruzione di qualità. L’istruzione universitaria ha la capacità di contribuire direttamente e indirettamente al raggiungimento di questi obiettivi in termini di ricerca, insegnamento, apprendimento e progettazione di curricula.

Tre i progetti dell’Università Cattolica che hanno portato al conseguimento del premio e che «mostrano la diversità e l’eccellenza dell’approccio all’internazionalizzazione nell’istruzione superiore dell’Ateneo», commenta Pier Sandro Cocconcelli, prorettore vicario, delegato al coordinamento dei progetti di internazionalizzazione dell’Università Cattolica e presidente del CHEI. Da questo punto di vista, aggiunge la professoressa Murphy, «siamo orgogliosi di vedere i nostri sforzi riconosciuti dalla comunità globale e non vediamo l’ora di continuare a lavorare con lo stesso impegno nell’istruzione superiore e avere un impatto positivo sul mondo».

Nello specifico il primo progetto è il programma Global MBA in Impact Entrepreneurship di E4Impact, ideato dall’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) per essere erogato in Africa grazie agli sforzi congiunti di accademici italiani e africani, con l’obiettivo di collaborare allo sviluppo africano creando collegamenti in tutto il continente africano e con l’Europa. Il programma è pensato per i creatori di lavoro e non per chi cerca lavoro. Ad oggi sono oltre 1.321 gli africani che hanno conseguito l’MBA, 4.383 gli imprenditori che hanno partecipato ai progetti promossi da E4Impact, di cui il 33% donne, e in media vengono creati 6 posti di lavoro per ogni nuovo imprenditore.

Il secondo progetto riguarda la facoltà di Medicina e Chirurgia che offre ai suoi studenti l’opportunità di intraprendere un percorso di studi che porti al conseguimento del titolo di Doppia Laurea in Medicina con la Thomas Jefferson University Sidney Kimmel Medical College e un ulteriore master in politica sanitaria internazionale. Ciò porta indubbi vantaggi sia in termini competitivi che economici per gli studenti, dando loro accesso a posti di lavoro sia negli Stati Uniti che in Europa. Si tratta del primo accordo di questo tipo in Italia.

Il terzo è un programma di dottorato del CHEI, inserito nelle scuole di Scienze della Formazione e Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, che sta gradualmente aumentando l’assunzione di dottorandi a un ritmo sostenibile, con 16 studenti, di cui 14 internazionali, attualmente iscritti al programma. Tre studenti di dottorato hanno vinto premi Rising Star o Senior scholar tramite l’Associazione europea per l’istruzione internazionale, e molti hanno continuato ad assumere ruoli importanti come professori di HE o leader di unità internazionali.

 

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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