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L’educazione socio-emotiva previene l’abbandono scolastico

17 maggio 2023

L’educazione socio-emotiva previene l’abbandono scolastico

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Quello delle competenze socio-emotive in ambito scolastico e lavorativo è un tema centrale, eppure ancora lontano dal potersi considerare del tutto esplorato.

Sempre più organismi internazionali sottolineano l’importanza di fornire tali abilità ai giovani per orientarsi nel futuro scolastico e lavorativo. Eppure, fino ad oggi, sia l’istruzione che la formazione professionale hanno privilegiato lo sviluppo di aspetti prevalentemente cognitivi, mettendo in secondo piano la formazione emotiva.

Il progetto 3-H (Head, Heart, Hand), realizzato nell’ambito del Partenariato Strategico Erasmus+, prende spunto dal pensiero del pedagogista svizzero Johann Heinrich Pestalozzi, e si basa sul presupposto che gli istituti di formazione debbano essere in grado di fornire un'istruzione che valorizzi tanto il lato cognitivo (testa) quanto l'intelligenza emotiva (cuore) e manuale (mano), ciò che Papa Francesco ha efficacemente descritto come “le tre lingue che una persona matura deve sapere parlare: la lingua della mente, la lingua del cuore e la lingua delle mani”.

Il progetto, avviato nel 2022 con temine nel 2024, è cofinanziato dall’Unione Europea e ha come focus lo sviluppo di metodologie e buone pratiche che consentano agli insegnanti di lavorare sugli aspetti sociali ed emotivi.

A metà del percorso triennale, la Consensus Conference “Fuori di testa. L’educazione socio-emotiva nei percorsi di istruzione e formazione professionale" ha rappresentato un’occasione per condividere i primi esiti del progetto da parte dell’Università Cattolica.

L’evento è l’esito di un percorso di ricerca realizzato in collaborazione con enti formativi nazionali ed europei, ed è stato pensato per esporre al consenso della comunità scientifica e della comunità di pratiche le Linee Guida pedagogiche, didattiche ed organizzative sulla specifica missione degli organismi formativi per lo sviluppo delle competenze socio-emotive.

Obiettivo ultimo del progetto è infatti quello di dotare docenti e formatori di competenze utili a gestire la demotivazione degli studenti all'interno del gruppo classe, introducendo la prospettiva socio-emotiva nel lavoro quotidiano con gli allievi al fine di stimolarne la capacità di apprendimento tramite dinamiche emozionali e inclusive.

La Consensus Conference è stata quindi un momento di confronto e riflessione internazionale sul tema, arricchita da workshop tematici per discutere nel dettaglio e validare le linee guida realizzate all’interno del progetto.

All’incontro hanno partecipato Domenico Simeone, preside della Facoltà di Scienze della formazione, Alfonso Rubinacci, direttore scientifico Tuttoscuola, Roberto Franchini, docente di Metodologie educative per la prevenzine della marginalità e presidente ENDOFAP, Emmanuele Crispolti, responsabile Struttura sistemi formativi INAPP, Cristina Grieco, presidente INDIRE, Damiano Previtali, dirigente Sistema nazionale di valutazione MIM.

I workshop sono stati tenuti da ricercatori dell’Università: Chiara Bellotti, Rita Locatelli, Dalila Raccagni, Emanuele Serrelli, Paola Zini.

Un articolo di

Bianca Martinelli

Bianca Martinelli

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