Oltre al giornalismo, anche la letteratura ha da sempre esercitato un’attrazione irresistibile per Gianni Clerici, avvezzo a vivere in un ambiente colto, raffinato e oltremodo stimolante.
Lo scrivere “come si deve” era quindi per lui un requisito imprescindibile, tanto che, in un’intervista del 2012, alla richiesta di consigliare dei modelli da seguire per scrivere di sport aveva risposto: «Beh, ma i modelli sono i libri». Testimone di questa passione è la sua produzione creativa, fatta di decine tra romanzi, raccolte poetiche e pièce teatrali.
Il fondo andrà a impreziosire e diversificare il già variegato patrimonio delle Raccolte Storiche.
La biblioteca di Gianni Clerici, che può essere considerata una delle più complete al mondo nel suo settore, comprende la raccolta dei suoi articoli di giornale e delle sue opere, sia specialistiche che di narrativa; un’estesa collezione di libri sul tennis e varie annate di riviste settoriali (inglesi, americane, francesi); il materiale preparatorio per le sue opere, in particolare quello riguardante la leggendaria tennista Suzanne Lenglen, soprannominata la “Divina”, della quale redasse più di una biografia; la corrispondenza intrattenuta con autori di spicco della sua epoca, tra i quali Mario Soldati, Sergio Ferrero e Giorgio Bassani, l’autore de "Il giardino dei Finzi-Contini", il celebre romanzo ferrarese dove il campo da tennis fa da sfondo alle vicende dei protagonisti.