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Altems, 100 Instant Report in tre anni di monitoraggio Covid

21 febbraio 2023

Altems, 100 Instant Report in tre anni di monitoraggio Covid

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"Peggio di questa crisi c'è solo il dramma di sprecarla". Con queste parole, pronunciate da Papa Francesco dall’altare della Basilica di San Pietro il 31 maggio del 2020, e ricordate da Americo Cicchetti, direttore dell'ALTEMS, si è aperto il workshop 'Tre anni di pandemia in 100 Instant Report Altems Covid-19', organizzato dall'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari – Facoltà di Economia del campus di Roma, a tre anni esatti dalla scoperta del primo caso italiano di Covid-19, il cosiddetto "Paziente 1" di Codogno. 

L'evento ha voluto chiudere un percorso di monitoraggio di tre anni che ha permesso di avere un confronto interno tra ricercatori ed esterno con le istituzioni nazionali e locali. In questi tre anni, infatti, ALTEMS in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica (Sezione di Igiene) della Facoltà di Medicina e Chirurgia, con il Cerismas, Centro di Ricerca e Studi in Management Sanitario e con il Gruppo di Organizzazione Aziendale dell’Università della Magna Graecia di Catanzaro, ha settimanalmente pubblicato un ‘Instant Report’ per analizzare in modo sistematico e comparativo i modelli di risposta adottati dalle Regioni in risposta all’emergenza Covid-19. Il numero 100 è stato rilasciato lo scorso 20 dicembre. 

«Si può imparare molto da una crisi, ma per farlo in maniera sistemica è necessario comprendere quanto di buono è stato fatto e gli errori commessi» ha sottolineato Cicchetti, ricordando come è nato l'Instant Report: «L'idea di fondo era quella di comprendere le implicazioni delle diverse strategie adottate dalle Regioni per fronteggiare la diffusione del virus e le conseguenze del Covid-19 in contesti diversi per trarne indicazioni per il futuro. Ma anche offrire a ricercatori, decisori e operatori economici e sociali, una base conoscitiva elaborata in modo robusto per sviluppare ulteriori analisi per una migliore comprensione di un evento di portata storica».

Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha sottolineato l'importanza del ruolo della comunicazione: «Affrontare una pandemia ha richiesto uno sforzo supplementare nel saper comunicare informazioni affidabili. C'è stata però una infodemia, ossia la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni. Per cui credo che dopo il Covid-19 uno degli aspetti che la sanità pubblica dovrà rafforzare è quello della comunicazione, per veicolare informazioni che raccolgano la fiducia della comunità». Sulla stessa lunghezza d'onda Guido Rasi, ex consulente per la campagna vaccinale anti Covid-19. «L'esperienza di questi anni ci dice che per il futuro è necessario spiegare ogni decisione pubblica prima di essere presa e non dopo; ci vuole un'informazione immediata in pillole, e sui vaccini già nelle scuole ci dev'essere una cultura scientifica più diffusa e certificata».

Per il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, «qualora dovesse ripetersi una pandemia, e sappiamo che prima o poi si ripeterà, bisogna preparare strategie di comunicazione, che deve essere pianificata per essere gestita in maniera ottimale durante situazioni emergenziali. Anche partendo da un presupposto: di fronte a patogeni nuovi c'è un processo di apprendimento e non deve sconcertare o far perdere fiducia il fatto che la medicina ammetta che c'è una progressiva acquisizione di conoscenze. La stessa storia dei vaccini è stata una storia in divenire». Locatelli ha anche ricordato che «per evitare che le attività degli ospedali siano interrotte, come è accaduto, bisogna ripensare l'attuale modello di posti letto in terapia intensiva, che erano al di sotto degli standard raccomandati, e intervenire dove ci sono delle mancanze. Per esempio oggi in Italia ci sono sei Regioni e una Provincia autonoma che non hanno una rianimazione pediatrica».

«L’esperienza della pandemia ha rappresentato un momento di discontinuità, e non solo in termini tecnologici- ha affermato Marcello Cattani, Presidente Farmindustria -. Uno spartiacque tra un 'prima', fatto di anni di sperimentazioni e progettualità frammentate, e un 'dopo', dove le sfide saranno soprattutto in termini di governance, capacità di ricerca, integrazione, interoperabilità, diffusione di competenze. La sanità post-Covid dovrà essere di più della somma dei singoli investimenti del PNRR, dovrà essere un ecosistema “data driven” della salute, organizzato in una logica di filiera. Dalla ricerca dei prodotti innovativi fino alla produzione industriale e all’organizzazione dei servizi di assistenza alla persona-utente-paziente».

Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute per l'emergenza Covid-19 dal 2020 al 2022, ha infine ripreso le parole di Papa Francesco. «Quel famoso 31 maggio il Pontefice disse anche che dalla pandemia ne saremmo usciti fatalmente cambiati, in meglio o in peggio. In un incontro di questa mattina il Papa ci ha detto che il mondo è cambiato in peggio, che si è impanicato quando c'era la pandemia e adesso sta dimenticando, rimuovendo quell'esperienza. Da addetti ai lavori dobbiamo prendere atto di questa irrazionalità generale, constatare che le decisioni vengono prese sulla base di questa irrazionalità e quindi cercare di imparare meglio quali sono le scienze comportamentali. Inoltre vanno elaborate strategie specifiche sulla comunicazione. In Italia ci sono pochi grandi giornalisti e molti ciarlatani che diffondono fake news».

In questi tre anni agli Instant Report Altems Covid-19 hanno lavorato: Gianfranco Damiani, Maria Lucia Specchia, Eugenio Anessi Pessina, Antonella Cifalinò, Giuseppe Scaratti, Paola Sacco, Elena Cantù, Stefano Villa, Giuliana Monolo, Rocco Reina, Giuseppe Arbia, Michele Basile, Francesco Andrea Causio, Rossella Di Bidino, Eugenio Di Brino, Maria Giovanna Di Paolo, Andrea Di Pilla, Carlo Favaretti, Fabrizio Massimo Ferrara, Irene Gabutti, Marzia Vittoria Gallo, Luca Giorgio, Albino Grieco, Roberta Laurita, Maria Diana Naturale, Marta Piria, Maria Teresa Riccardi, Filippo Rumi, Martina Sapienza, Andrea Silenzi, Ludovica Siviero, Angelo Tattoli, Entela Xoxi, Marzia Ventura, Concetta Lucia Cristofaro, Walter Vesperi, Anna Maria Melina, Teresa Gentile, Vincenzo Nardelli, Niccolò Salvini, Ilaria Valentini.

Un articolo di

Alessandro Melia

Alessandro Melia

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