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ArchivePNP: la rinascita internazionale della rivista di psicologia, neurologia e psichiatria

23 maggio 2024

ArchivePNP: la rinascita internazionale della rivista di psicologia, neurologia e psichiatria

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Archive of Psychology, Neurology and Psychiatry (ArchivePNP) è la nuova rivista accademica Vita e Pensiero, nata per raccogliere contributi originali nel campo delle neuroscienze con un focus specifico sugli aspetti psicologici, neurologici e psichiatrici della cognizione e del comportamento umano. Direttrice è la neurologa Maria Caterina Silveri, docente dell’Università Cattolica, affiancata nel compito da due professori del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ateneo: Paolo Calabresi, neurologo, e Gabriele Sani, psichiatra.

Come ci racconta la direttrice, questa nuova avventura editoriale in realtà è una rinascita: perché?
«ArchivePNP riprende il filo di una rivista storica del nostro ateneo, “Archivio di Psicologia, Neurologia, Psichiatria e Psicoterapia”, fondata da padre Gemelli nel novembre del 1939 che inaugurava il fascicolo con l’articolo La psicologia al centro dell’interesse delle scienze che studiano l’uomo. A sua volta questa rivista raccoglieva il testimone del precedente “Archivio Generale di Neurologia, Psichiatria e Psicoanalisi”, di cui Gemelli era stato già fondatore insieme allo psichiatra Marco Levi Bianchini già nel 1920 (Bianchini fu costretto a cedere la direzione a causa delle leggi razziali). Nel 1945 poi Gemelli cambiò il nome della rivista in “Archivio di Psicologia, Neurologia e Psichiatria” (eliminando la psicoterapia) e la stessa divenne in maniera esplicita espressione della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano, pur collaborando con diversi atenei e professionisti di diverse città».

Qual era e qual è lo spirito con cui rinasce la rivista?
«Scrive Gemelli in quel primo editoriale che “il vivente è uno: lo scienziato, qualunque sia il metodo di indagine che adotta, lo deve studiare per cogliere il significato di questa unità”: insomma era innaturale scindere psicologia e neuroscienza presupponendo che l’una avesse a che fare solo con la coscienza e l’altra solo con la materia. Secondo la sua scuola non è quindi possibile studiare la vita psichica senza tenere conto della struttura e delle funzioni dell'organismo. Noi ripartiamo da quell’unità di intenti originaria, ma guardando al futuro della ricerca e alla sua interdisciplinarietà, con un board internazionale, un sito dedicato, l’accesso online open access, con l’intenzione di accogliere contributi originali in lingua inglese, anche di giovani studiosi, da pubblicare trimestralmente tramite la submission dedicata su OJS».

Era la più antica rivista italiana di neuroscienza: perché le pubblicazioni cessarono?
«Nonostante l’intento del fondatore, negli anni Settanta la rivista, per la crescita di ricerche e specializzazioni delle tre discipline, cominciò a riorganizzare i contenuti dedicando numeri monotematici a ciascuna disciplina. E nel 1992, partendo dal presupposto che i tempi favorivano più interessi disciplinari piuttosto che interessi generali, il formato della rivista fu nuovamente cambiato in due serie: una dedicata alla psicologia sperimentale e alla neuropsicologia, l'altra alla psichiatria e alla psicopatologia. Insomma, i filoni si separarono e man mano, anche per un’esigenza di internazionalizzazione, le pubblicazioni scemarono fino a cessare nel 1998. Bisogna ricordare però che nel frattempo la fama della rivista restò intatta e che molte furono le firme rimaste celebri».

Ce ne cita qualcuna?
«Andando un po’ a memoria e senza andare in ordine cronologico direi Melanie Klein, pioniera della psicoanalisi infantile, poi Ferro, Borgna, Marzi, Musatti, Canestrari, Cornelio Fazio, Matte Blanco, il neurochirurgo Guidetti, Giuseppe Moruzzi, neurobiologo noto in tutto il mondo, un quasi Nobel per intenderci, e ancora Mario Bertini, per la psicologia clinica, Bergonzi, Guinotti, Miceli, Pontalti, De Riso, Bria… La rivista era un punto di riferimento molto importante soprattutto per la psichiatria».

Il cervello e la mente, entrambi centrali nell’uomo, tornano quindi protagonisti di questa nuova rivista accademica. A chi è rivolta la call for papers?
«La rivista è aperta a tutti i ricercatori nel campo delle neuroscienze per lavori sperimentali, segnalazioni di singoli casi, revisioni sistematiche, metanalisi, position paper ecc. secondo le regole stilate nella pagina di submission che abbiamo già citato. L’idea è di dare spazio ai ricercatori, senza subire troppo i condizionamenti del cosiddetto impact factor e di altri parametri bibliometrici che tra l’altro sono sempre più messi in discussione nella comunità scientifica. Tra i topic panel ricordo Social, Clinical and Developmental Psychology, Cognitive and Experimental Psychology, Neuropsychology and Cognitive Neurosciences, Behavioural Neurology, Central Nervous System pathologies, Psychiatry, Mental Health e Rehabilitation. La prima call è già stata attivata e ci sarà tempo fino a fine settembre per inviare i propri contributi».

Per ricever la call for papers ed essere inserito nella mailing list della lista basta scrivere a archivepnp@unicatt.it.

Un articolo di

Velania La Mendola

Velania La Mendola

Vita e Pensiero

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