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Augustinianum, “luogo” dove si realizzano le cose

15 novembre 2022

Augustinianum, “luogo” dove si realizzano le cose

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Tra abbracci e saluti di chi non si rivedeva da decenni ha avuto inizio la XXVI Assemblea dell’Associazione Agostini Semper, il sodalizio che annovera gli ex studenti che nei decenni sono stati ospiti dell’Augustinianum, il collegio maschile dell’Università Cattolica sorto nel 1933 per volontà del fondatore padre Agostino Gemelli.

Sabato 12 novembre gli Agostini Semper sono convenuti da tutta Italia (e qualcuno anche dall’estero) presso l’Aula Pio XI accolti dal presidente e dal consiglio direttivo dell’Associazione, dagli attuali studenti, dalla direzione del collegio e, per l’Università, dal direttore della sede di Milano, Mario Gatti, che – con riferimento all’Augustinianum - ha affermato «Perché le cose accadano ci vuole un luogo che esprime la storia di ciascuno di noi dentro l’Università Cattolica: la vostra presenza qui oggi rappresenta un ritorno alle radici del vostro essere e della vostra crescita professionale, ma anche umana e cristiana».

La memoria è stata anche al centro dell’intervento del presidente di Agostini Semper, Daniele Clarizia, il quale ha presentato il progetto innovativo dell’annuario digitale, che va a sostituire quello cartaceo, con il vantaggio che potrà essere aggiornato direttamente dai soci e così sarà possibile ritrovare i vecchi compagni dei quali si sono perse le tracce.

Sul concetto di luogo è ritornato il direttore del collegio, Andrea Patanè: «Il collegio è il luogo dove si realizzano le cose, nel quale l’Università è vissuta quotidianamente nelle sue molteplici attività formative e culturali». Presentando le iniziative del collegio, elencate nel Bilancio di Missione 2021-22, ed illustrando il senso dell’identità del luogo, ha rilevato come la provenienza dei collegiali da varie regioni suscita confronto, come anche la partecipazione alle attività culturali e spirituali e la condivisione dello studio (a tal proposito ha segnalato come la tradizionale presenza maggioritaria degli studenti di Giurisprudenza ha ceduto il posto alla frequenza delle facoltà economiche). Ha poi ringraziato Agostini Semper per il supporto offerto agli attuali collegiali e per la testimonianza data in termini di amicizia, esperienze, rapporto umano che rimane per tutta la vita (come hanno dimostrato i momenti conviviali svoltisi a margine dell’Assemblea: il concerto jazz, la cena, e la prosecuzione della serata al Bar Magenta per un gruppo di “tirardi” che ha rinverdito i fasti degli anni di permanenza in collegio).

Restando in tema, all’importanza dei luoghi è stata dedicata la prolusione del percorso di approfondimento di quest’anno "Il metaverso: prospettive e posizioni sulla realtà virtuale" affidata al professor Giuseppe Riva, docente di Psicologia generale e direttore del Humane Technology Lab, il quale ha illustrato il collegio come luogo inserito in quella che oggi è la realtà del metaverso, con i suoi rischi e le sue opportunità, nuova frontiera alla quale si è approdati dopo i social: «Il collegio non è solo un luogo ma anche una rete, è una comunità con costituzione di gruppi che nascono e muoiono » E ancora: «Il metaverso è un web 3.0: che differenza c’è rispetto alla pagina web o ai profili social? È un mondo tridimensionale in 3D, presente all’interno dell’esperienza digitale. Rispetto ai social, il metaverso è un luogo importante nel senso dell’esperienza e della costruzione della memoria autobiografica. Rappresenta un tuffo nel futuro e può essere una soluzione per migliorare il nostro mondo».

Al termine dell’Assemblea e prima della messa celebrata dall’assistente spirituale del collegio, don Daniel Balditarra, nella quale sono stati ricordati gli agostini defunti quest’anno, sono stati consegnati il riconoscimento Laureato dell’anno intitolato alla memoria di Michele Bruno Fasciolo, i premi “Agostino Fusconi”, “Paolo Persia” e “Umberto Pototschnig”.

Commovente, poi, il conferimento del premio Agostino dell’anno 2022 a Gerardo Bianco, un “ragazzo di 91 anni”, laureato in Lettere nel 1952, uomo politico che ha ricoperto vari incarichi politici e partitici, come ministro della Pubblica Istruzione e parlamentare europeo. Impossibilito ad essere presente, il premio, rappresentato da una statuetta raffigurante Sant’Agostino, gli è stato consegnato da un “inviato speciale”, il quirinalista di Rai2 Luciano Ghelfi, “Agostino dell’anno 2016”. Nel suo appassionato intervento, in collegamento da remoto, Bianco ha ricordato la permanenza in collegio e la formazione nella città di Milano «che in quegli anni viveva una grande ripresa, con una forte valenza culturale e sociale, per ritrovare la spinta e morale e uscire dalla crisi spirituale del Paese».

Il riconoscimento “Testimone dello spirito agostino” è stato attribuito al professor Enrico De Mita, storico docente di Scienza delle finanze e compagno di collegio di Gerardo Bianco.

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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