«Una favola fuori dal tempo», così sembrava a Giulia la Cattolica quando suo papà Luciano ricordava i suoi anni di studio nell’Ateneo di Largo Gemelli. A distanza di circa trent’anni, dopo aver seguito le orme paterne, scegliendo, non solo la medesima università, ma anche la stessa Facoltà, gli alumni di Scienze Politiche Luciano e Giulia condividono il ricordo di aver studiato in uno stimolante luogo del sapere, accompagnati da docenti eccellenti. Ma soprattutto condividono la consapevolezza che la Cattolica sia stata e sia un luogo dove, al rigore della formazione, non è mai mancata l’attenzione all’essere umano. Una testimonianza a due voci che rispecchia l’orgoglio di sentirsi parte della grande Community Alumni.
C’è qualcosa che rende unica e speciale la Cattolica? Non è una cosa, ma le migliaia di individui che studiano, hanno studiato, si laureano e si sono laureati, insegnano e hanno insegnato, lavorano e hanno lavorato nei vari uffici dell’Università. Un Ateneo dove l’attenzione alla persona è al centro del progetto formativo e didattico.
Di tutto questo ne sono pienamente convinti Luciano e Giulia Ghelfi, padre e figlia, entrambi alumni della Facoltà di Scienze politiche e sociali. «La Cattolica ha come punto di forza le persone che ne fanno parte» afferma infatti Giulia, che si è laureata lo scorso dicembre in Relazioni internazionali, discutendo una tesi dal titolo La cerimonia di incoronazione del monarca e la cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica: evoluzione e cambiamenti con il professore Paolo Colombo come relatore. «L’Ateneo del Sacro Cuore è stato per me una vera rinascita» fa presente inoltre la neodottoressa sottolineando come «oltre le competenze assolutamente eccellenti c’è una parte umana che è un valore aggiunto importantissimo dal mio punto di vista. Io vengo da una storia scolastica non felice per quanto riguarda la parte dei rapporti interpersonali, qui per la prima volta ho trovato uno spazio in cui sento di stare bene e dove mi sento appezzata e valorizzata, non solo dai docenti ma anche dai colleghi».
Che la Cattolica sia stata e sia un luogo dove al rigore della formazione non è mai mancata l’attenzione all’essere umano lo sostiene anche papà Luciano, giornalista in Rai dal 1991, prima al GR2 poi al Tg2, oggi caporedattore, quirinalista e giornalista parlamentare: «Ho un ricordo meraviglioso della Cattolica. Anni di grande impegno negli studi e di scoperta del mondo. Venendo da una piccola città di provincia come Mantova, il salto era enorme. Studiare in Cattolica, a Milano, ha rappresentato l’apertura letterale di una finestra sul mondo» racconta l’alumnus Luciano che, nell’anno accademico 1990-1991, si è laureato in Scienze politiche, indirizzo politico-internazionale, con una tesi dal titolo La politica in vetrina. Le elezioni politiche del 14 e 15 giugno 1987 nelle scelte di cinque quotidiani italiani elaborate sotto la guida del professor Guido Folloni.
«Chi sceglieva scienze politiche a metà degli anni Ottanta rischiava di infilarsi in atenei magari prestigiosi ma caotici e in preda a una forte politicizzazione. L’Università Cattolica era una garanzia di qualità e di rigore, negli studi e nel percorso personale di formazione» osserva Luciano raccontando che «quando chiesi ai miei genitori di sobbarcarsi i costi di questa scelta, ero consapevole di quale sforzo economico avrebbe rappresentato per una famiglia che non nuotava esattamente nell’oro. Sapevo che avrei dovuto ripagare i loro sacrifici con il massimo dell’impegno e oggi sono felice di poter dire che loro non si sono mai pentiti».
La medesima felicità e soddisfazione che deve aver provato lui stesso quando ha saputo che sua figlia aveva deciso di immatricolarsi in Cattolica: «La vita mi ha portato a metter su casa a Roma, dove certo le università non mancano. La scelta di Giulia mi ha sorpreso, davvero non me l’aspettavo. Ma è come se avesse visto le stesse cose che ho visto io, dopo la prima volta che era stata casualmente in Cattolica. Ho persino pensato di aver esagerato nel trasmettere il mio entusiasmo. Invece Giulia non si è mai pentita della sua scelta, al punto da confermarla decidendo di continuare nell’Ateneo di largo Gemelli il suo percorso di laurea magistrale».