
News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
28 marzo 2021
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Vangelo di Marco (Mc 11,1-10)
Ecco che giunge, che viene su un asinello, colui che porta «il regno che viene, del nostro Padre Davide» (Mc 11,10): ecco che viene per salire infine sul trono. Ciò avverrà, fra poco, nello spazio della messa delle Palme è già narrato; ma occorrono occhi puri, e una luce increata, per vederlo: per vedere oltre la mera natura umana degli eventi che stanno per accadere. Ci vogliono gli occhi del centurione, che vistolo spirare, disse che, veramente, quell’uomo era il Figlio di Dio (cfr. Mc 15,39). Con questi occhi, in questa luce, lo ha visto l’iconografia cristiana, che pone attorno alla croce i quattro animalia (leone, vitello, uomo, aquila) che in Apoc 4 stanno attorno al trono di Dio. In questa luce hanno tentato di mostrarlo gli sconosciuti artigiani catalani, che ci hanno lasciato le croci su cui Gesù appare vestito da re e sacerdote: hanno mostrato Dio in trono, ciò che gli occhi dello spirito scorge, oltre ciò l’occhio carnale vede. Quale distanza, se pensiamo al Cristo di Matthias Grünewald, dalle dita torte nello spasimo del tetano!
Che cos’è allora la verità, fra il baratro di male che inghiotte l’umanità di questo povero Cristo, e lo sguardo profondo e sereno del Signore del Medioevo centrale? La stessa doppia natura di questa Domenica, fra ingresso regale e racconto della croce, invita a non sfuggire il paradosso del Mistero, che non si lascia ridurre alla misura delle nostre buone ragioni. Ci richiama a sostenere la «tensione polare» della vita e del suo Signore, vero Dio e vero uomo, senza confusione e senza separazione, fra la scelta dell’ultima povertà e la maestà di ciò che è totalmente altro.
Figura 1: Anonimo catalano, Maestà di Cristo in croce; Bilbao, Museo di Belle Arti
Figura 2: Matthias Grünewald, Altare di Isenheim; Colmar, Musée d’Unterlinden
Un articolo di
Docente di Storia della Chiesa
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.