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Il mattino di Pasqua

04 aprile 2021

Il mattino di Pasqua

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parola del giorno

Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-9)

Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro. L’ha condotta lì l’affetto per il Maestro. Vede che la pietra all’ingresso è stata tolta, ma non capisce che la morte non ha potuto trattenere Gesù.
L’amore di Maria non si è ancora aperto alla fede, può solo correre a portare ai discepoli la notizia. Pietro e il discepolo che Gesù amava si recano, in fretta, al sepolcro. Nemmeno in loro l’amore si è spento, continua ad ardere. Il discepolo che Gesù amava arriva prima di Pietro, per rispetto non entra, lascia a lui la precedenza, ma quando entra nel sepolcro si accende un bagliore di fede.
Il vero protagonista della scena resta sullo sfondo: ci sono i segni che parlano di lui. Maria e i discepoli comprenderanno che Gesù è risorto quando lo vedranno di nuovo, vivo, e allora il loro cuore si riempirà di gioia. Da quel momento la risurrezione può essere annunciata a tutti, affinché si allarghino le feritoie di tante prigioni esistenziali, prive di luce e di amore vero.

Un articolo di

Bernardino Pessani

Docente di teologia

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Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.

Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.

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