La facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dedica una buona parte della propria attività alla ricerca sul campo, attraverso laboratori specifici e grazie all’impiego delle più moderne tecniche analitiche. Perché la ricerca sia quanto più fruttuosa servono però luoghi dedicati in cui gli studenti possano osservare le piante e identificare gli organismi nocivi attraverso analisi preliminari: per questa ragione la Residenza Gasparini, a pochi passi dalla sede dell’Università Cattolica di Piacenza, si è negli anni popolata di sempre nuove colture che offrono interessanti prospettive per dare alla teoria quel risvolto pratico che prende forma solo a contatto con la natura.
Già da qualche anno gli studenti e i ricercatori del campus di Piacenza hanno la possibilità di mettere in campo i propri studi grazie a un vigneto sperimentale e a un piccolo frutteto di nettarine. La volontà del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili (DI.PRO.VE.S) è quella di offrire agli studenti sempre più possibilità per mettere in pratica le conoscenze apprese durante le lezioni e così da quest’anno l’ingresso della Residenza Gasparini sarà incorniciato da due filari di ulivi che, oltre ad aumentare il decoro e l’area verde, rimangono a disposizione degli studenti per fornire materiale di ricerca e di studio.
Allo stesso modo, l’orto ospitato all’interno della corte e gestito fino ad ora dai collegiali su base volontaria assumerà una conformazione più strutturata grazie alla gestione diretta del Dipartimento: l’orto didattico, grazie a una rotazione agraria, si propone infatti di rendere sempre disponibile materiale di studio in tutte le stagione dell’anno, in particolare per permettere ai corsi di laurea triennali e magistrali di osservare i sintomi delle principali malattie delle piante orticole in vivo durante le esercitazioni, che di solito vengono forzatamente eseguite con materiale visivo o sulle poche piante allevate nelle serre di Facoltà.
Il progetto, nato con finalità didattiche in particolare per i corsi di Patologia Vegetale (Prof.ssa Battilani), Crop Protection (Prof. Caffi) e Difesa Integrata (Proff. Rossi e Mazzoni), ha in realtà interessanti risvolti educativi: l’orto, infatti, è uno spazio di lavoro aperto a tutti gli studenti del campus di Piacenza che potranno collaborare alla manutenzione e alla gestione delle colture e trovare un luogo di pace e di relax dove cimentarsi in lavori manuali, potendo sempre contare sul supporto e sull’aiuto degli studenti e dei docenti della Facoltà di Scienze Agrarie.
Fondazione EDUCatt, da sempre al sostegno della missione formativa ed educativa dell’Università Cattolica, ha trovato piena rispondenza nelle finalità del progetto tanto da mettere a disposizione, oltre che gli spazi materiali, anche il supporto tecnico-comunicativo necessario: gli spazi didattici saranno infatti corredati da una segnaletica ad hoc che possa raccontare ai visitatori dell’orto didattico, anche ai non addetti ai lavori, le piante presenti e rinvii, per chi vuole approfondire lo studio, a pagine web specifiche attraverso QR code.
Gli spazi didattici si preparano quindi ad accogliere gli ospiti, che siano i più esperti studenti della Facoltà di Scienze Agrarie, i collegiali del Sant’Isidoro e della Residenza Gasparini o visitatori esterni. Nel frattempo, grazie ai fondi del Progetto Europeo From Seed to Spoon coordinato da Ilaria Negri, i primi ospiti degli orti didattici sono le api che abitano l’arnia B-BOX, un modello di arnia sviluppato appositamente per l’apicoltura urbana e per la didattica, in quanto garantisce massima sicurezza durante le visite: l’alveare permette lo studio in vivo della biologia, ecologia ed etologia delle api a disposizione degli studenti dell’Università Cattolica sia per esercitazioni programmate, sia per visite guidate.
Non solo arnie, ma tanti altri progetti sono in corso di attuazione negli spazi verdi della Residenza Gasparini, come lo studio di inerbimenti e cover crops per limitare la diffusione delle malattie in vigneto biologico (BIOVINE: CORE Organic Cofund) ed integrato (RESISTI: PSR Emilia-Romagna Misura 16.1.01 FA 4B n.5149124), lo studio di mezzi alternativi per la lotta ai patogeni e agli insetti dannosi in vigneto e oliveto (NOVATERRA: Horizon 2020 GA n.101000554), ma anche lo studio dell’effetto di micorrize e altri induttori di resistenza alle malattie su piante di pomodoro, mais e vite (INBIOS: PSR Emilia-Romagna Misura 16.1.01 FA 4B n.5150325) e una collezione varietale di nuovi ibridi di vite resistenti alle principali fitopatie della vite (INNOVINE: FP7 KBBE 311775).
Vigneto, frutteto, uliveto, orti e apiario concorrono infine a piccoli interventi di rinaturalizzazione e arricchimento delle zone verdi circostanti, rendendo gli ambienti esterni alla Residenza Gasparini luoghi ricchi di bellezza, promotori di biodiversità e di una riduzione degli inquinanti, oltre che luoghi ricchi di possibilità didattiche e di risvolti paratici per gli studenti del campus di Piacenza.