Il 13 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali, conosciuta in tutto il mondo come International Day for Disaster Risk Reduction.
La giornata nasce per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 con l’intento di mandare un importante segnale ai Governi di tutti i paesi del mondo, nonché alle organizzazioni internazionali e alla popolazione globale, per sensibilizzare e riflettere sulla sempre maggiore frequenza con cui si verificano le catastrofi naturali.
In occasione del 60° anniversario del disastro del Vajont - dove 300 milioni di metri cubi di roccia si staccarono dalle pendici del monte Toc e precipitarono nel bacino artificiale della diga del Vajont. Morirono 2mila persone in uno dei più gravi disastri ambientali causati dagli esseri umani - e della Giornata internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali il commento e gli auspici del professor Giacomo A. Gerosa, professore di Fisica dell’Atmosfera, e di Riccardo Marzuoli, ricercatore di Ecologia, presso il campus di Brescia dell’Università Cattolica
Ricorrono questa settimana i 60 anni dal disastro del Vajont. Dopo una settimana di piogge intense una frana si staccò dal versante del monte Toc, la sera del 9 ottobre 1963, e si riversò nel lago artificiale del Vajont. L'enorme massa d'acqua sollevata dalla frana distrusse le coste del lago con gli abitati di Erto e Casso, e scavalcò la diga dilagando poi nella valle e devastando il paese di Longarone e limitrofi. Fu un’enorme tragedia e si contarono ben 1910 vittime.
Il disastro fu dichiarato nel 2008, anno internazionale del Pianeta Terra, un caso emblematico di “disastro evitabile” «causato dal fallimento degli uomini nel comprendere la natura del problema che stavano cercando di affrontare».
Quest’anno abbiamo assistito ad altri disastri ed in Italia, in particolare, all’alluvione che ha interessato l'Emilia- Romagna. Disastro evitabile? Difficile dirlo. Il fatto è che la frequenza di tali eventi, estremi, è stata ampiamente predetta come conseguenza del riscaldamento climatico in atto e noi ci siamo fatti trovare impreparati.
Probabilmente, come recita la dichiarazione finale del 2008 International Year of Planet Earth - Global Launch Event 12-13 February 2008 - Five Cautionary Tales and Five Good News Stories 1. Vajont, Italy, in “Le Scienze Web News”: “non abbiamo compreso a fondo la natura del problema che dobbiamo affrontare” o, meglio, l’abbiamo capita benissimo ma abbiamo sperato che non interessasse noi e abbiamo continuato a rimandare l’attuazione di misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, ormai ineludibili. A nulla sono valsi i continui richiami della scienza, a cui si è aggiunta recentemente l’Esortazione apostolica del Papa “Laudate Deum”.
È ora di smettere i sofismi e rimboccarsi le maniche. Ai decisori politici e agli amministratori locali la responsabilità principale di agire - come dice il Pontefice - e a noi cittadini il compito di spronarli e incalzarli.
È questo il nostro augurio e quanto auspichiamo in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali del 13 ottobre.