
News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
18 febbraio 2021
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Vangelo di Luca (Lc 9,22-25)
La via del Vangelo è costellata di paradossi: a qualcuno potrebbero apparire irragionevoli e se ne potrebbe dedurre l’inattualità di una parola come quella, provocatoria, lanciata come un sasso in mezzo a uno stagno per ottenere un effetto pur spettacolare, ma destinato a spegnersi rapidamente.
In realtà questi paradossi segnalano la presenza di una tensione che non si può risolvere se non immergendosi in essa. Come quando ci si immerge nelle acque mare: un atto di coraggio, una sfida con se stessi, ma anche la possibilità di una scoperta, forse anche quella della soglia di un mondo nuovo e inaspettato.
Così mi appare la tensione paradossale che Gesù innesca tra il perdersi e il ritrovarsi: si salva solo chi si perde, si ritrova soltanto chi si è smarrito, si possiede unicamente ciò che si lascia andare, si è veramente liberi solo nell’intreccio dei legami più veri. È il paradosso che lega addirittura la vita e la morte: il Vangelo chiede di rompere i vecchi indugi, di abbandonare schemi logori e consunti, di morire a se stessi, per nascere a nuova vita.
Un articolo di
Docente di teologia
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.