NEWS | Alumni

Col Premio Gemelli i 12 nuovi “ambasciatori” della Cattolica

15 dicembre 2020

Col Premio Gemelli i 12 nuovi “ambasciatori” della Cattolica

Condividi su:

Ogni cifra tonda merita una festa speciale. Così è stato per il Premio Agostino Gemelli, conferito ai migliori laureati delle dodici facoltà dell’Ateneo, giunto quest’anno alla sua sessantesima edizione.

I vertici dell’Ateneo non hanno avuto dubbi nel non posticipare la cerimonia ma hanno “inventato” modalità inedite per realizzarla in modo diverso ma ugualmente significativo e coinvolgente. Un modo per superare le difficoltà del periodo pandemico e riuscire ugualmente a festeggiare e a onorare “a distanza” lunedì 14 dicembre i vincitori del Premio.

La tecnologia, che favorisce i collegamenti a distanza, ha avuto buon gioco, nella gestione online dell’evento, nel rendere atto delle felicitazioni pervenute attraverso i canali social dell’Ateneo, nel mostrare i video dei premiati - anche per vederne i volti - per gratificare i premiati, i loro familiari e amici ma anche i docenti che li hanno seguiti negli studi e nella discussione delle tesi, tutte di alto valore e di grande attualità.

Se è vero che sono mancati i momenti caratteristici di tale premiazione - la consegna, la stretta di mano, l’applauso, la foto di rito -, vi sono stati altri elementi per dare solennità all’evento come il fatto che la diretta si è svolta nell’Aula Magna, l’aula dell’ufficialità per eccellenza. E a introdurre la cerimonia moderata dalla giornalista di Radio 24 e alumna Marta Cagnola, è stato il magnifico rettore Franco Anelli, che, rivolgendosi direttamente ai premiati ha detto: «Tocca a voi decidere se essere spietati competitori e inseguire esclusivamente la vostra affermazione personale oppure avere la consapevolezza che i doni ricevuti non sono solo per voi ma implicano la consapevolezza che le vostre abilità e intelligenze non sono solo vostre. Talento, capacità e merito hanno un senso solo se sono condivisi e messi a disposizione di tutti. È questo l’insegnamento che vi ha dato la Cattolica, fornendovi magari anche l’esempio». Un intervento, quello del rettore, ricco di spunti tratti dalla letteratura, tra «i samurai delle opere di Wells e i competitors del mondo di Yang», e dalla storia «considerando che qualche tempo fa la meritocrazia non era un valore positivo in quanto rischiava di generare un mondo di diseguali molto competitivo e di perpetuare certi benefici ereditari di formazione».

A nome dei docenti che hanno seguito l’elaborazione delle tesi dei premiati ha parlato Filippo Crea, direttore Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia al Policlinico Gemelli di Roma. Tra le sfide indicate ha osservato «quella della sostenibilità degli investimenti valida in medicina ma anche nelle altre discipline per imporre la messa a punto di modelli efficienti». Con riferimento alle vicende attuali ha fatto presente che la prevenzione delle malattie non dipende da comportamenti individuali ma anche dalle scelte sociali. In tal senso i premiati di oggi sono a pieno titolo ambasciatori dei valori fondanti della nostra Università.

Testimonial della manifestazione è stato Matteo Marzotto, presidente di FAS International e di Dondup, il quale ha raccontato ai neo laureati la sua esperienza personale nell’azienda familiare, con la forte impostazione data dal nonno, tra i «costruttori di futuro del dopoguerra», dando testimonianza che nella vita e nell’impresa «si può vincere con garbo anche senza dovere mettere in pratica una dura affermazione. I talenti a disposizione vanno condivisi, è questa la coscienza della responsabilità. Non si può vincere da soli. Il futuro sarà migliore del passato, se sarete costruttori di futuro».

Su tale concetto è intervenuto fra’ Renato Delbono, assistente nazionale dell’Associazione Necchi, richiamando il passo evangelico dei talenti sui quali verrà chiesto conto: «Come vogliamo vivere la responsabilità del Premio, che è una risorsa, e così è stato inteso in questi sessant’anni? Siete stati bravi e all’altezza dei vostri talenti, ma “Qualcuno” vi chiama a portare frutto nella società globalizzata, le grandi sfide ci aprono a grandi orizzonti, nessuno è solo ma tutti abbiamo grandi responsabilità».

Un’esortazione ripresa dalla professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore vicario e presidente Alumni Cattolica: «Continuate a camminare con l’Ateneo, nella veste di alumni, in uno scambio che consenta un arricchimento reciproco e che permane per tutta la vita. Si è studenti per un periodo di tempo determinato, ma si è alumni per sempre».

Le più vive felicitazioni, allora, a Marco Brancolini (Giurisprudenza, Milano), Eleonora Carraro (Scienze politiche e sociali, Milano), Martina Valera (Economia, Milano), Elena Sofia Arpe (Lettere e filosofia, Milano), Silvia Favagrossa (Scienze della formazione, Brescia), Francesco Taricco (Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Piacenza), Nello Cambise (Medicina e chirurgia, Roma), Immacolata Marano (Scienze matematiche, fisiche e naturali, Brescia), Riccardo Bottigelli (Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Milano), Monica Lucioni (Scienze linguistiche e letterature straniere, Milano), Gianmarco Boschi (Economia e Giurisprudenza, Piacenza), Claudia Milesi (Psicologia, Milano).

A questi alumni speciali, quale tangibile riconoscimento del loro merito ma anche della loro responsabilità, è stata inviata una medaglia d’argento nominale e l’iscrizione per un anno all’Associazione Necchi, come alumni premium, potendo così giovarsi di una serie di agevolazioni e opportunità di crescita che l’Università Cattolica ha progettato per i suoi laureati (l’iniziativa si inserisce infatti nel nuovo Progetto Alumni UCSC.

Per il secondo anno, un ulteriore riconoscimento è assegnato da Vita e Pensiero, la casa editrice dell’Università Cattolica, che ha selezionato una tra le 12 tesi dei premiati per pubblicarla in formato ebook. Durante la Cerimonia, è stata così annunciata in anteprima la vincitrice della miglior tesi di laurea: la dottoressa Eleonora Carraro con la tesi Comunicazione digitale e creatività: uno studio empirico.

Infine, grazie alla collaborazione con EduCatt, tutti gli abstract delle tesi dei Premiati, saranno raccolte in un ebook che sarà pubblicato sul sito di Alumni Cattolica – Associazione Necchi.

L’appuntamento al prossimo anno è stato lanciato con una simpatica idea della conduttrice Marta Cagnola: «Visto che questa sessantesima edizione è stata fatta a distanza, l’anno prossimo si potrebbe fare la sessantesima bis. Io da alumna ci sono sempre per la mia università che è casa mia. Allora al prossimo evento per il “Sessantesimo bis”».

Un articolo di

Agostino Picicco

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti