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Covid-19, stabili i nuovi casi nelle ultime tre settimane

08 aprile 2022

Covid-19, stabili i nuovi casi nelle ultime tre settimane

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Nelle ultime tre settimane l’andamento dell’incidenza settimanale in Italia, che corrisponde al numero di nuovi casi emersi nell’ambito della popolazione regionale nell’intervallo di tempo considerato, registra un valore medio pari a 705 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.

«Nelle ultime tre settimane si è verificata una stabilizzazione dei nuovi casi rilevati con un valore pari a 705 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS). "Ci prepariamo ad una Pasqua all’insegna di una stabilizzazione della diffusione del contagio, continua Cicchetti; tuttavia, la nuova variante che le nostre istituzioni sanitarie stanno monitorando e valutando non deve essere sottovalutata soprattutto nei momenti in cui festeggeremo con i nostri cari».

È quanto emerso dalla 92ma puntata dell’Instant Report Covid-19, una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale.

Quadro epidemiologico

In merito agli aspetti epidemiologici si confermano le differenze importanti in termini di incidenza della diffusione del Covid-19 nelle diverse Regioni che proseguono anche nella Fase 2. I dati (al 04 Aprile 2022) mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (n = 1.274.305) sulla popolazione nazionale è pari a 2,14% (in aumento rispetto ai dati del 28/03 in cui si registrava lo 2,10%). La percentuale di casi (n= 14.877.144) sulla popolazione italiana è in aumento, passando dal 24,14% al 24,94%.

L’incidenza settimanale corrisponde al numero di nuovi casi emersi nell’ambito della popolazione regionale nell’intervallo di tempo considerato. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero calo dell’incidenza settimanale, registrando un valore nazionale pari a 672 ogni 100.000 residenti rispetto ai dati del 28/03 (pari a 719 ogni 100.000 residenti).

La prevalenza periodale corrisponde alla proporzione della popolazione regionale che si è trovata ad essere positiva al virus nell’intervallo di tempo considerato (casi già positivi all’inizio del periodo più nuovi casi emersi nel corso del periodo). Nell’ultima settimana la prevalenza periodale in Italia è pari a 2.151 casi ogni 100.000 residenti, in leggero aumento rispetto ai dati del 28/03 (2.138 casi ogni 100.000 residenti).

La letalità grezza apparente corrisponde al numero di pazienti deceduti nell’ambito dei soggetti positivi al COVID-19 nell’intervallo di tempo considerato. La settimana appena trascorsa evidenzia un andamento stabile della letalità grezza apparente settimanale, registrando un valore nazionale pari a 0,5 per 1.000 casi rispetto ai dati del 28/03 (0,5 per 1.000 casi).

La mortalità grezza corrisponde al numero di pazienti deceduti nell’ambito della popolazione di riferimento nell’intervallo di tempo considerato. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero aumento della mortalità grezza settimanale, registrando un valore nazionale pari a 1,50 ogni 100.000 residenti rispetto ai dati del 28/03 (1,40 ogni 100.000 residenti).

Tamponi molecolari e tamponi antigenici

È stato analizzato l’andamento del numero di tamponi molecolari settimanali per 1.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero calo del numero dei tamponi molecolari settimanali effettuati, registrando un valore nazionale pari a 9,00 per 1.000 casi rispetto ai dati del 28/03 (9,70 per 1.000 casi).

È stato analizzato l’andamento del numero di tamponi antigenici settimanali per 1.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un aumento del numero dei tamponi molecolari settimanali effettuati, registrando un valore nazionale pari a 55,40 per 1.000 casi rispetto ai dati del 28/03 (37,70 per 1.000 casi).

Terapie intensive

Andamento Ricoverati/Positivi

È stato analizzato l’andamento dei ricoverati su positivi settimanali per 1.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero aumento del numero ricoverati su positivi settimanali, registrando un valore nazionale pari a 8,40 per 1.000 casi rispetto ai dati del 28/03 (8,10 per 1.000 casi).

Nuovi Ingressi Settimanali in Terapia Intensiva

È stato analizzato l’andamento dei nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva su 100.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero aumento dei nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva, registrando un valore nazionale pari a 0,60 ogni 100.000 residenti rispetto ai dati del 28/03 (0,50 ogni 100.000 residenti).

Andamento saturazione Terapie Intensive

È stato analizzato l’andamento del tasso settimanale di saturazione delle terapie intensive. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero calo del tasso settimanale di saturazione delle terapie intensive, registrando un valore nazionale pari a 5,48% rispetto ai dati del 28/03 (5,61%).

Tassi di saturazione dei posti letto in Terapia Intensiva e di Area Non Critica

L’indicatore mette in relazione il tasso di saturazione dei posti letto in Terapia Intensiva con il tasso di saturazione dei posti letto in Area Non Critica.

Le soglie del 20% - 30%, rispettivamente di Terapia Intensiva e Area Non Critica, sono individuate dal DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche” come le percentuali entro le quali le Regioni rientrano in Zona Gialla. Al 4 aprile 2022 Calabria e Sardegna si posizionano nel primo quadrante registrando tassi di saturazione, sia in relazione ai posti letto di Area Non Critica che in relazione ai posti letto di Terapia Intensiva, oltre le rispettive suddette soglie.

Indice di stress del sistema sanitario

L’assegnazione dei «colori» alle Regioni è regolata da tre soglie principali: dall’incidenza dei casi sulla popolazione, dai tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dai tassi di occupazione dei posti letto nelle terapie sub-intensive.

Con l’avanzamento della campagna vaccinale, le soglie di 50/150/250 casi ogni 100.000 abitanti devono essere innalzate poiché, a parità di sistema ospedaliero regionale, il numero di persone che oggi rischiano di contrarre la malattia è inferiore rispetto al periodo nel quale queste soglie sono state stabilite.

L’indicatore di stress elaborato sulla settimana (31 marzo 2022 – 06 aprile 2022) mostra un valore medio nazionale pari a 3,14 (con un’incidenza media settimanale pari a 769 nuovi casi ogni 100.000 ab. e 49.660.891 persone che hanno completato il ciclo vaccinale), con valori differenti tra le Regioni: la Regione con il rischio di soglia in zona gialla più elevato è l’Umbria con un indice di stress pari a 6,39, un’incidenza media settimanale pari a 1.643 nuovi casi ogni 100.000 ab. e 733.297 persone che hanno completato il ciclo vaccinale; al contrario la regione con il rischio di soglia in zona gialla più basso è la Valle d’Aosta con un indice di stress pari a 1,21, un’incidenza media settimanale pari a 236 nuovi casi ogni 100.000 ab. e 97.225 persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Indice epidemico composito

Sfruttando le principali basi dati disponibili, abbiamo elaborato un Indice Epidemico Composito che rappresenta sinteticamente cinque dimensioni relative all’epidemia, in particolare: la proporzione dei nuovi casi tra i testati, l’incidenza, lo stress sulle terapie intensive, la mortalità e la proporzione di popolazione non vaccinata; ognuna di queste dimensioni rappresenta un elemento su cui porre particolare attenzione nel monitoraggio dell’epidemia ed è utile poter disporre di un indice che consente di leggerle insieme, il cui valore dovrebbe idealmente tendere al valore 1. Le 5 dimensioni prese in considerazione sono state normalizzate sulla base di standard di riferimento, in modo da poterle combinare. I valori tendenti al rosso nella mappa indicano i contesti su cui porre particolare attenzione. Quasi tutte le Regioni attualmente si trovano in uno scenario critico. In verde, il valore minimo nella serie attualmente (10) attribuito alla Regione Valle d’Aosta, mentre in giallo il valore massimo nella serie attualmente (24) attribuito alla Regione Marche e Abruzzo.

Andamento vaccinazioni Covid-19 in Italia

Dal report #34 è stato analizzato l’andamento delle vaccinazioni Covid-19 in Italia.

Andamento somministrazioni (valore soglia 500.000)

Analizzando l’andamento delle somministrazioni giornaliere (prima e seconda dose) considerando il valore soglia pari a 500.000 somministrazioni giornaliere, dal 31 luglio 2021 le somministrazioni giornaliere hanno superato nuovamente questa soglia solo lo scorso 3 dicembre 2021, spinte dalle somministrazioni di terza dose. Lo scorso 11 gennaio 2022 è stata superata per la prima volta anche la soglia delle 700.000 somministrazioni al giorno, in calo questo trend oramai sotto le 100.000 dosi/die.

Percentuale di copertura delle fasce di popolazione (1° dose)

È stato avviato il monitoraggio della percentuale di copertura delle fasce di popolazione stratificate per età riguardo la prima dose vaccinale. Dal grafico si evince come la regione associata al tasso di copertura più elevato per la fascia d’età 50-79 anni sia il Molise (93,6%) mentre la regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere il Friuli-Venezia Giulia (85,4%). Per quanto concerne la fascia d’età 5-19 anni, la regione associata al tasso di copertura più elevato è il Molise (71,6%), mentre la regione/P.A. con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la P.A. di Bolzano (50,4%). Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle 1°dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’89,4%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 61,6%.

Immunizzati (2 dosi) / Popolazione Generale

L’indicatore mostra la percentuale su base regionale di individui sopra i 5 anni di età che hanno ultimato il ciclo vaccinale. Dal grafico si evince che la regione caratterizzata dalla copertura più alta sia la Toscana (81,9%) mentre la P.A. di Bolzano si configura come la regione con la percentuale di individui che hanno completato il ciclo vaccinale più bassa (70,9%). In Italia il 77,8% della popolazione risulta totalmente immunizzata.

Percentuale di copertura delle fasce di popolazione (3° dose)

L’indicatore mostra la percentuale di copertura delle fasce di popolazione stratificate per età riguardo la terza dose vaccinale. Dal grafico si evince come la regione associata al tasso di copertura più elevato per la fascia d’età 50-79 anni sia la Puglia (86,4%), mentre la regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la Sicilia (73,0%). Per quanto concerne la fascia d’età 5-19 anni, la regione associata al tasso di copertura più elevato è la Lombardia (28,1%) mentre la regione/P.A. con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la P.A. di Bolzano (15,6%). Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle 3°dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’81,4%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 23,6%.

Investimenti in campagne di sensibilizzazione COVID-19: 03 Marzo – 03 Aprile

Questa analisi ha lo scopo di mappare la distribuzione geografica delle sponsorizzazioni legate alle campagne di sensibilizzazione a tema COVID-19 da parte di Attori Istituzionali in ambito sanitario.

Per attori istituzionali si intendono profili verificati in ambito sanitario, ovvero pagine di individui o di organizzazioni per cui è stata certificata la corrispondenza fra individuo ed identità digitale dello stesso. Nella presente analisi sono stati inclusi profili certificati nel settore sanitario fra cui membri e organi istituzionali statali e regionali italiani, ASL, associazioni pazienti ecc.

Il cartogramma evidenzia gli investimenti in campagne di sensibilizzazione relative al COVID-19 su base mensile e regionale. In riferimento agli Attori Istituzionali considerati, nel periodo in analisi, gli investimenti si concentrano prevalentemente nel Sud Italia e Isole con particolare attenzione a Campania e Sicilia. Si denota inoltre l’assenza di dati di spesa in Advs nelle regioni in bianco.

Un articolo di

ALTEMS

ALTEMS

Alta Scuola di Economia e management dei Sistemi sanitari

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