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Covid-19, terapie intensive ai minimi da inizio anno

22 aprile 2022

Covid-19, terapie intensive ai minimi da inizio anno

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Covid-19 sta allentando la presa sugli ospedali, sempre meno pazienti in terapia intensiva. Infatti, il trend del tasso settimanale di saturazione delle terapie intensive si conferma in discesa da settimane e a livello nazionale risulta ai minimi da molti mesi (5%), in linea con la riduzione dell’incidenza dei contagi. Attenzione ad abbassare la guardia: nei prossimi giorni si teme l’effetto “boomerang” delle vacanze pasquali in cui, complice il bel tempo, gli italiani si sono trasferiti in massa in località turistiche, incontrando molte persone. Non è perciò da escludere una recrudescenza dei contagi.

Nella settimana appena trascorsa con la fine dell’emergenza si registra un preoccupante calo del numero dei tamponi molecolari settimanali effettuati, registrando un valore nazionale pari a 6,10 per 1.000 casi, e un calo del numero dei tamponi antigenici settimanali effettuati, registrando un valore nazionale pari a 25,50 per 1.000 casi.

«Lentamente la battaglia contro il Covid-19 negli ultimi mesi si è spostata sul territorio - afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS) -. Il dato sulla saturazione delle terapie intensive che nell’ultima settimana segna il valore del 5% - continua Cicchetti -, ci fa ben sperare anche per la ripresa di tutte quelle prestazioni sanitarie e tutti gli interventi chirurgici che negli scorsi due anni sono stati sospesi o rimandati a causa dell’emergenza pandemica. Però, i prossimi giorni potranno mostrare una ripresa della diffusione del contagio come risultato degli spostamenti durante la pausa pasquale. Purtroppo resta ancora sostanzialmente stabile la mortalità. Anche per questo preoccupa il calo di attenzione da parte dei cittadini testimoniato dalla riduzione del numero di tamponi effettuati a fronte di una circolazione del virus ancora sostenuta».

«Lentamente la battaglia contro il Covid-19 negli ultimi mesi si è spostata sul territorio, afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS). Il dato sulla saturazione delle terapie intensive che nell’ultima settimana segna il valore del 5% continua Cicchetti, ci fa ben sperare anche per la ripresa di tutte quelle prestazioni sanitarie e tutti gli interventi chirurgici che negli scorsi due anni sono stati sospesi o rimandati a causa dell’emergenza pandemica. I prossimi giorni potranno mostrare una ripresa della diffusione del contagio come risultato degli spostamenti e delle vacanze durante la pausa pasquale. Purtroppo resta ancora sostanzialmente stabile la mortalità. Anche per questo preoccupa il calo di attenzione da parte dei cittadini testimoniato dalla riduzione del numero di tamponi effettuati a fronte di una circolazione del virus ancora sostenuta».

È quanto emerso dalla 93ma puntata dell’Instant Report Covid-19  una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale.

L’analisi riguarda tutte le 21 Regioni e Province Autonome italiane. Il gruppo di lavoro dell’Università Cattolica è coordinato da Americo Cicchetti, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con l’advisorship scientifica del Professor Gianfranco Damiani e della Dottoressa Maria Lucia Specchia del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica (Sezione di Igiene).

A partire dal Report #4 la collaborazione si è estesa al Centro di Ricerca e Studi in Management Sanitario dell’Università Cattolica (Professor Eugenio Anessi Pessina) e al Gruppo di Organizzazione dell’Università Magna Græcia di Catanzaro (Professor Rocco Reina). Il team multidisciplinare è composto da economisti ed aziendalisti sanitari, medici di sanità pubblica, ingegneri informatici, psicologi e statistici.

La finalità è comprendere le implicazioni delle diverse strategie adottate dalle Regioni per fronteggiare la diffusione del virus e le conseguenze del Covid-19 in contesti diversi per trarne indicazioni per il futuro prossimo e per acquisire insegnamenti derivanti da questa drammatica esperienza.

Quadro epidemiologico

In merito agli aspetti epidemiologici si confermano le differenze importanti in termini di incidenza della diffusione del Covid-19 nelle diverse Regioni che proseguono anche nella Fase 2. I dati (al 18 Aprile 2022) mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (n = 1.216.843) sulla popolazione nazionale è pari a 2,04% (in calo rispetto ai dati del 04/04 in cui si registrava lo 2,14%). La percentuale di casi (n= 15.730.676) sulla popolazione italiana è in aumento, passando dal 24,94% al 26,38%.

L’incidenza settimanale corrisponde al numero di nuovi casi emersi nell’ambito della popolazione regionale nell’intervallo di tempo considerato. La settimana appena trascorsa evidenzia un calo dell’incidenza settimanale, registrando un valore nazionale pari a 490 nuovi casi ogni 100.000 residenti.

La prevalenza puntuale corrisponde alla proporzione della popolazione regionale che si è trovata ad essere positiva al virus al 18 aprile 2022 (casi già positivi all’inizio del periodo più nuovi casi emersi nel corso del periodo). La settimana appena trascorsa evidenzia una leggera diminuzione della prevalenza puntuale settimanale, registrando un valore nazionale pari a 2.039 ogni 100.000 residenti.

La letalità grezza apparente corrisponde al numero di pazienti deceduti nell’ambito dei soggetti positivi al COVID-19 nell’intervallo di tempo considerato. La settimana appena trascorsa evidenzia un andamento stabile della letalità grezza apparente settimanale, registrando un valore nazionale pari a 0,5 per 1.000 casi.

La mortalità grezza corrisponde al numero di pazienti deceduti nell’ambito della popolazione di riferimento nell’intervallo di tempo considerato. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero calo della mortalità grezza settimanale, registrando un valore nazionale pari a 1,20 ogni 100.000 residenti.

Tamponi molecolari e tamponi antigenici

È stato analizzato l’andamento del numero di tamponi molecolari settimanali per 1.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un calo del numero dei tamponi molecolari settimanali effettuati, registrando un valore nazionale pari a 6,10 per 1.000 casi.

È stato analizzato l’andamento del numero di tamponi antigenici settimanali per 1.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un calo del numero dei tamponi antigenici settimanali effettuati, registrando un valore nazionale pari a 25,50 per 1.000 casi.

 

Terapie intensive

Andamento Ricoverati/Positivi

È stato analizzato l’andamento dei ricoverati su positivi settimanali per 1.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero aumento del numero ricoverati su positivi settimanali, registrando un valore nazionale pari a 8,80 per 1.000 casi.

Nuovi Ingressi Settimanali in Terapia Intensiva

È stato analizzato l’andamento dei nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva su 100.000 abitanti. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero calo dei nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva, registrando un valore nazionale pari a 0,50 ogni 100.000 residenti.

Andamento saturazione Terapie Intensive

È stato analizzato l’andamento del tasso settimanale di saturazione delle terapie intensive. La settimana appena trascorsa evidenzia un leggero calo del tasso settimanale di saturazione delle terapie intensive, registrando un valore nazionale pari a 4,86%.

Tassi di saturazione dei posti letto in Terapia Intensiva e di Area Non Critica

L’indicatore mette in relazione il tasso di saturazione dei posti letto in Terapia Intensiva con il tasso di saturazione dei posti letto in Area Non Critica.

Le soglie del 20% - 30%, rispettivamente di Terapia Intensiva e Area Non Critica, sono individuate dal DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche” come le percentuali entro le quali le Regioni rientrano in Zona Gialla. Al 18 aprile 2022 solo la Sardegna si posiziona nel primo quadrante registrando tassi di saturazione, sia in relazione ai posti letto di Area Non Critica che in relazione ai posti letto di Terapia Intensiva, oltre le rispettive suddette soglie.

Indice epidemico composito

Sfruttando le principali basi dati disponibili, abbiamo elaborato un Indice Epidemico Composito che rappresenta sinteticamente cinque dimensioni relative all’epidemia, in particolare: la proporzione dei nuovi casi tra i testati, l’incidenza, lo stress sulle terapie intensive, la mortalità e la proporzione di popolazione non vaccinata; ognuna di queste dimensioni rappresenta un elemento su cui porre particolare attenzione nel monitoraggio dell’epidemia ed è utile poter disporre di un indice che consente di leggerle insieme, il cui valore dovrebbe idealmente tendere al valore 1. Le 5 dimensioni prese in considerazione sono state normalizzate sulla base di standard di riferimento, in modo da poterle combinare. I valori tendenti al rosso nella mappa indicano i contesti su cui porre particolare attenzione. Quasi tutte le Regioni attualmente si trovano in uno scenario critico. In verde, il valore minimo nella serie attualmente (10) attribuito alla Regione Piemonte, mentre in giallo il valore massimo nella serie attualmente (19) attribuito alla Regione Abruzzo.

 

Andamento vaccinazioni Covid-19 in Italia

Dal report #34 è stato analizzato l’andamento delle vaccinazioni Covid-19 in Italia.

 

Andamento somministrazioni (valore soglia 500.000)

Analizzando l’andamento delle somministrazioni giornaliere (prima e seconda dose) considerando il valore soglia pari a 500.000 somministrazioni giornaliere, dal 31 luglio 2021 le somministrazioni giornaliere hanno superato nuovamente questa soglia solo lo scorso 3 dicembre 2021, spinte dalle somministrazioni di terza dose. Lo scorso 11 gennaio 2022 è stata superata per la prima volta anche la soglia delle 700.000 somministrazioni al giorno, in calo questo trend oramai sotto le 50.000 dosi/die.

Percentuale di copertura delle fasce di popolazione (1° dose)

È stato avviato il monitoraggio della percentuale di copertura delle fasce di popolazione stratificate per età riguardo la prima dose vaccinale. Dal grafico si evince come la regione associata al tasso di copertura più elevato per la fascia d’età 50-79 anni sia il Molise (93,6%) mentre la regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere il Friuli-Venezia Giulia (85,4%). Per quanto concerne la fascia d’età 5-19 anni, la regione associata al tasso di copertura più elevato è il Molise (71,6%), mentre la regione/P.A. con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la P.A. di Bolzano (50,5%). Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle 1°dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’89,4%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 61,6%.

Immunizzati (2 dosi) / Popolazione Generale

L’indicatore mostra la percentuale su base regionale di individui sopra i 5 anni di età che hanno ultimato il ciclo vaccinale. Dal grafico si evince che la regione caratterizzata dalla copertura più alta sia la Toscana (81,9%) mentre la P.A. di Bolzano si configura come la regione con la percentuale di individui che hanno completato il ciclo vaccinale più bassa (70,9%). In Italia il 77,9% della popolazione risulta totalmente immunizzata.

Percentuale di copertura delle fasce di popolazione (3° dose)

L’indicatore mostra la percentuale di copertura delle fasce di popolazione stratificate per età riguardo la terza dose vaccinale. Dal grafico si evince come la regione associata al tasso di copertura più elevato per la fascia d’età 50-79 anni sia la Puglia (86,6%), mentre la regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la Sicilia (73,4%). Per quanto concerne la fascia d’età 5-19 anni, la regione associata al tasso di copertura più elevato è la Lombardia (28,6%) mentre la regione/P.A. con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la P.A. di Bolzano (16,1%). Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle 3°dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’81,7%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 24,1%.

Un articolo di

ALTEMS

ALTEMS

Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari

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