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«Curare il cervello è curare l’essere umano»

22 luglio 2022

«Curare il cervello è curare l’essere umano»

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«Curare il cervello è curare l’essere umano. Garantire il più ampio accesso alla cura delle malattie neurologiche vuol dire migliorare il futuro dell’umanità».

Lo afferma il professor Paolo Calabresi, direttore della Clinica Neurologia del Policlinico Gemelli e docente di Neurologia alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, campus di Roma, in occasione della Giornata mondiale del cervello che si celebra il 22 luglio.

Ma per il professor Calabresi pensare a un neurone è come immaginare un grande albero: «Una cellula cerebrale sana sembra un albero con molti rami ovvero i dendriti, che la mettono in contatto con l’esterno attraverso la sinapsi».

«C’è un tronco forte, che è rappresentato dall’assone della cellula da cui dipartono i terminali sinaptici che, come le radici, legano l’albero alla terra e regolano informazioni e nutrimenti” osserva sempre il professor Calabresi che chiude con il monito che “mantenere in salute questo albero e l’intera foresta è il nostro compito».

E quanto descritto da Calabresi è più facile immaginarlo se si guarda il dipinto realizzato dallo stesso professore qui riprodotto:

       

 

 

 


foto in alto by Milad Fakurian on Unsplash

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

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