Ho 86 anni e sono nata in una numerosa famiglia contadina, in un piccolo paese della provincia di Cremona (Izano). Desidero, e mi permetto di dire anch’io due parole per questo importante avvenimento dei cento anni dell’Università Cattolica.
Torno ai miei ricordi da bambina (8-10 anni) quando frequentava la mia famiglia, la Nobil donna Alessandra Noli Dattarino, amica di Armida Barelli, ogni volta che tornava da Milano veniva a raccontare alla mia mamma gli avvenimenti dell’Università. Io ascoltavo e sognavo di poter vedere com’era un’Università.
Già da allora andavo porta a porta nelle famiglie a "raccogliere le uova" per poi poterle vendere nella giornata dell’Università Cattolica e devolvere ad essa il contributo economico. Queste piccole azioni sono sempre proseguite nel corso degli anni restando sempre sostenitrice della Cattolica con l’iniziativa "amico dell'Università".
Qualche volta i sogni si realizzano e anche per me è arrivato quel momento, quando nel 2018 si è laureata, nella sede di Cremona, mia nipote Alessandra e così sono entrata nell’Università Cattolica.
Nell’ottobre 2020, nonostante l’incertezza che l’evento si realizzasse e le difficoltà causate dalla pandemia, ho potuto partecipare per la seconda volta, in presenza, nella sede di Piacenza alla discussione della laurea magistrale di mia nipote.
Questi avvenimenti mi hanno dimostrato che i piccoli sacrifici fatti fin da bambina mi sono stati ricompensati. Ringrazio tutti coloro che avranno la pazienza e la volontà di leggere la mia piccola esperienza con l’Università Cattolica.