Martedì 11 novembre, la Facoltà di Scienze della Formazione del campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore organizza un convegno sul tema: "Verso una società della cura: custodire il passato e generare futuro".
Una mattinata di studi, dalle 9 alle 12,45 nel centro congressi G. Mazzocchi, il cui focus ruoterà attorno al tema della cura. Cura verso se stessi, verso l’altro e verso il mondo che ci circonda. Passaggi che inducono ad uscire da logiche egoistiche per proiettarsi con responsabilità all’interno del contesto in cui si vive.
Il convegno sarà introdotto dai saluti del preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Domenico Simeone, dalla coordinatrice del corso di laurea di Scienze dell’Educazione e della Formazione Paola Ponti e del direttore di sede Piacenza Cremona Angelo Manfredini.
A seguire Maria Letizia Bosoni, professoressa associata di sociologia dell’Università Cattolica, coordinerà gli interventi in tema di Cura dei luoghi, delle persone, della memoria e dello spirito. «La cura non è un’attività accessoria o un dovere morale confinato all’ambito assistenziale» dice Bosoni «è un principio fondativo del vivere insieme che caratterizza l’uomo». «Curare – aggiunge - significa riconoscere la vulnerabilità, costruire legami, farsi carico. Significa abitare una dimensione relazionale: non si dà cura senza incontro, senza reciprocità, senza ascolto e dialogo». «Viviamo in un’epoca – aggiunge ancora Bosoni - segnata da fratture sociali, ambientali, simboliche, da un crescente individualismo e per questo riscoprire la cura significa reimparare a generare un futuro più equo e inclusivo».
Michele Filippo Fontefrancesco, professore associato di antropologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, interverrà sul tema "Fare paese: una quotidiana storia di cura di luoghi e persone". Paolo Valvo, ricercatore di storia contemporanea dell’Università Cattolica, parlerà di come "Prendersi cura della memoria: oltre la cultura della cancellazione". Alessandra Gerolin, professoressa associata di filosofia morale dell’Università Cattolica interverrà su "Mutuo riconoscimento come atto di cura dello spirito".
La seconda parte della mattinata verterà sull’esperienza di chi si prende cura. La regista Chiara Callegari (Knk teatro) interverrà su “Nel Paese delle Meraviglie. Un’esperienza tra vita e teatro”. A seguire Anna Paratici, coordinatrice delle attività di tirocinio della Facoltà di Scienze della Formazione coordinerà una tavola rotonda in tema: “La cura come professione: esperienze a confronto fra sfide e prospettive”. Interverranno studenti e studentesse (attuali ed ex) della Facoltà, tra cui Maria Elena Carletto, Martina Cesena, Francesca Daresi, Davide Delbò e Mattia Montanini.
Le conclusioni, in tema “Custodi del futuro: la cura come fondamento di una nuova società”, saranno affidate a Linda Lombi professoressa associata di sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «La cura – dice Lombi, - non è un atto tecnico, un gesto accessorio o un sentimento privato, ma un principio sociale, un modo di abitare il mondo e di costruire futuro. È ciò che ci permette di tenere insieme le relazioni, di riconoscere la nostra interdipendenza e di dare forma a una società più giusta e umana». «Una società della cura – aggiunge - nasce quando riconosce e valorizza il lavoro relazionale che tiene insieme i suoi legami in famiglia, nei servizi, nei quartieri, nelle istituzioni. Curare non è un dono naturale di alcuni, ma una responsabilità collettiva che riguarda tutti».
Il convegno è realizzato grazie al contributo della Donazione Ferracuti.