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Emotioneering. Un viaggio nelle emozioni, tra scienza, tecnologia, arte e design

23 febbraio 2024

Emotioneering. Un viaggio nelle emozioni, tra scienza, tecnologia, arte e design

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Ayrton Senna, il pilota più amato nella storia della Formula 1, diceva che «siamo fatti di emozioni, noi tutti cerchiamo emozioni» e che, in fondo, «è solo questione di trovare il modo di sperimentarle». In quale maniera, però, le emozioni interagiscono con gli ambiti più diversi? È questo il tema di “Emotioneering. Un viaggio nelle emozioni tra scienza, tecnologia, arte e design”, il convegno che si pone l’obiettivo di indagare i modi con i quali le emozioni si relazionano con la tecnologia, il design, l’arte e la progettazione di ambienti e di prodotti, influendo su questi ambiti. 

«Abbiamo pensato a questo evento come l’occasione ideale per promuovere una comunità di pratiche finalizzata allo sviluppo di soluzioni innovative e alla promozione di nuove sinergie tra il mondo della ricerca, del design e dell’innovazione» spiega Andrea Gaggioli, direttore del Centro studi e ricerche di Psicologia della comunicazione (PsiCom) e del master internazionale in User Experience Psychology. «L’intento è il superamento dell’attuale paradigma tecno-centrico, ristabilendo il valore centrale dell’esperienza umana nel guidare la trasformazione digitale. Un’idea di futuro in cui i concetti di significato, benessere e bellezza diventino il cuore pulsante dell’innovazione tecnologica, con un impatto positivo sulla vita delle persone e un’attenzione alla sostenibilità ambientale».

Il convegno ospiterà contributi provenienti da discipline apparentemente distanti tra loro. La psicologia e le neuroscienze garantiscono solide fondamenta per la comprensione delle emozioni. L’estetica e i linguaggi dell’arte offrono preziose intuizioni per coinvolgere profondamente gli utenti. Il design propone metodi e principi per integrare le emozioni nel processo di progettazione, e per creare soluzioni innovative nel rispetto della persona e dell’ambiente. Le discipline ingegneristiche sviluppano tecnologie come l’intelligenza artificiale, la robotica e la realtà virtuale e aumentata, ossia soluzioni innovative per realizzare esperienze digitali trasformative.

Unendo questi mondi, nell’ambito del progetto di rilevante interesse per l’ateneo “Cambiamento o trasformazione? Conoscere, comunicare e trascendere nell’era digitale. Per un nuovo umanesimo” (Linea d’intervento d.3.2., 2020), si partirà mercoledì 28 febbraio alle 9.30 nell’aula Pio XI, a Milano. Dopo i saluti del professor Marco Rizzi, direttore del Dipartimento di Scienze religiose, e del professor Gaggioli, aprirà il convegno Antonio Camurri, docente all’Università di Genova, con “Attraversare i confini: arte e tecnologia delle emozioni”. 

Alle 10.30 la tavola rotonda condotta da Andrea Gaggioli insieme a Lucio Lamberti, professore al Politecnico di Milano, indagherà “Il ruolo delle emozioni tra design e innovazione tecnologica: sfide e opportunità”. Saranno ospiti Venanzio Arquilla, docente al Politecnico di Milano, Alice Chirico, ricercatore all’Università Cattolica, e Andrea D’Acunto, partner di EY. Alle 11.30 il simposio guidato da Antonella Marchetti, direttore del Dipartimento di Psicologia, si concentrerà sul tema “Emozioni tra Neuroscienze, Arte e Robotica”. Interverranno Martina Ardizzi, professore all’Università degli Studi di Parma, insieme alle docenti dell’Università Cattolica Cinzia Di Dio e Gabriella Gilli.

Alle 14.30 il maestro Peppe Vessicchio, compositore e direttore d’orchestra, dialogherà con Carlo Galimberti, ordinario di Psicologia sociale della comunicazione e membro del comitato direttivo di PsiCom, sul tema “Suono e silenzio: per una dialogica delle emozioni”. Alle 15.30, il simposio condotto dalla professoressa Stefania Balzarotti verterà su “Le emozioni positive nel design di oggetti di uso quotidiano”. Interverranno Federica Biassoni, Manuela Mistri e Paolo Righetti, fondatore di Upper West Architects. La relazione su “Emozioni e realtà virtuale” di Francesco Ferrise, docente al Politecnico di Milano, precederà le considerazioni conclusive a cura del professor Gaggioli. La partecipazione a una delle sessioni o all’intero convegno è aperta a tutti, previa iscrizione a questo link
 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

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