Lunedì 18 dicembre 2023 si è tenuta, nella sede di Milano dell’Università Cattolica, la Festa della Letteratura Francese. Quest’anno francesisti, studenti, amici, parenti e curiosi hanno riempito l’aula Bontadini per assistere ad una messa in scena di Phèdre di Jean Racine. Un gruppo di studentesse e studenti della Facoltà di Scienze Linguistiche e letterature straniere, guidati dalla professoressa Marisa Verna e dall’attrice e regista Elena Gaffuri, hanno dato voce (e corpo) alla pièce del grande tragediografo. Accompagnati dalla violinista Francesca Trabella, e dagli intermezzi di un narratore-guida, impersonato da Gabriel Marsiglio, Laura Castelli, Sofia Eusebio, Gianluca Marciello e Yara Wahba hanno recitato scene estratte da una delle più importanti opere del Classicismo francese, in un adattamento animato dalle interessanti scelte di regia di Elena Gaffuri, e pensato per invitare un pubblico vasto ad incontrare il testo di Racine.
La tragedia di Phèdre, nonostante la sua materia mitologica e la sua lingua classica, è infatti un testo di estrema contemporaneità, e la scelta di presentarlo alla Festa della Letteratura Francese è nata dallo scambio avuto tra gli studenti e la professoressa Verna durante il corso sul Classicismo. In effetti Phèdre è, innanzitutto, una tragedia del linguaggio e dell’incomunicabilità, tema più che mai vivo, e vissuto oggi con particolare intensità dalle giovani generazioni. Certo il Destino, gli dei e le loro maledizioni giocano un ruolo di rilievo nelle vicende della pièce; tuttavia, Phèdre è soprattutto il racconto di un dramma comunicativo, la tragédie de la parole: i personaggi si parlano e non si capiscono, le loro confessioni sono prese per menzogne e le insinuazioni false per verità.