L’inizio della primavera nell’Atene di età classica era celebrato con le Grandi Dionisie, la festività religiosa in cui venivano selezionate, per una prima rappresentazione in concorso, nove tragedie, tre drammi satireschi e cinque commedie. Se gran parte di questi drammi sono ormai perduti, i testi pervenuti si fanno riconoscere come capolavori che continuano a vivere in ogni rappresentazione teatrale. E il Festival Thauma dell’Università Cattolica, arrivato alla sua nona edizione, li ha riproposti nel periodo dell’anno in cui la natura rinasce, coinvolgendo sedici scuole superiori da tutta Italia in un confronto serrato tra concorrenti, sempre secondo la tradizione antica, che dava voce a talenti in crescita. Con un respiro internazionale dato dal collegamento con l’Associazione Out of Chaos e il Center for Hellenic Studies (Harvard University) che coinvolgono ogni anno centinaia di giovani nell’esperienza viva del teatro classico con letture, spettacoli e un festival simile.
Sabato 25 marzo, dopo tre giorni di rappresentazioni teatrali di tragedie e commedie greche nei teatri dell’Istituto Leone XIII e del PIME di Milano, nell’Aula Magna di largo Gemelli sono state premiate tre delle compagnie andate in scena. Il miglior premio per il lavoro corale è stato assegnato al liceo classico e linguistico Carlo Alberto di Novara con Uccelli di Aristofane; per la soluzione artisticamente più originale è stato premiato il liceo classico, musicale e coreutico Azuni di Sassari con l’adattamento de Il Ciclope di Euripide; il riconoscimento per la migliore rappresentazione complessiva è andato all’Istituto di istruzione superiore Cesare Balbo di Casale Monferrato con Il segreto di Prometeo di Eschilo.