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(Fra)intendimenti. Lezioni dal Medioevo

21 settembre 2022

(Fra)intendimenti. Lezioni dal Medioevo

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«Parlano due lingue diverse» si dice spesso quando due persone comunicano tra loro senza però riuscire realmente a dialogare, a causa di una serie di fraintendimenti nella comunicazione.

I malintesi non si verificano solo quando due parlanti di lingue diverse si incontrano, ma il rischio di non capirsi o di capirsi male è in questi casi ovviamente molto più alto. Non così in un recente convegno italo-tedesco incentrato proprio sul tema del fraintendimento “(Miss-)Verstehen (Fra)intendere”, svolto il 7 e l'8 settembre presso la sede bresciana dell'Ateneo.

Ambito di discussione è stato il Medioevo, che nella sua longue durée si pone come un’età ricca di fraintendimenti, derivati da problematiche sorte in alcune circostanze o intesi come oggetto di un dibattito storiografico.

Dello scisma d'Oriente alle diatribe generate dalla convivenza in uno stesso luogo della comunità greca e latina. Dal dialogo tra il papato e diversi attori della cristianità (il vescovo di Piacenza, i capitoli cattedrali, o, più tardi, la signoria ravennate), all’interpretazione di alcuni termini come la simonia, o, infine, le controversie sorte nell’ambito del francescanesimo sul tema della povertà.

Relatori e relatrici si sono confrontati su casi importanti di fraintendimento  per comprendere come temi già oggetto di ampio dibattito storiografico - come il feudalesimo, la lotta per le investiture, la figura del prete Gianni e il condottiero mongolo Tamerlano - possano essere letti in una prospettiva rinnovata, considerando quanto i fraintendimenti, volontari e non, abbiano pesato in momenti decisivi della storia del medioevo.

Il convegno è stato finanziato dal DAAD (Deutscher Akademischer Austauchsdienst), il Servizio Tedesco per lo scambio accademico, la più grande organizzazione mondiale di supporto alla cooperazione universitaria internazionale, che promuove la cooperazione tra le Università tedesche e italiane, qui rappresentate dalla professoressa Maria Pia Alberzoni e dal professor Nicolangelo D’Acunto, ordinari di Storia medievale nella Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e dal prof. Jochen Johrendt e dalla dott.ssa Jessika Nowak della Bergische Universität Wuppertal.

L'incontro era stato preceduto da un seminario alla Bergische Universität Wuppertal, lo scorso giugno, che aveva presentato importanti casi di studio sul tema dei fraintendimenti nel pieno Medioevo. Vi avevano partecipato, tra gli altri, la professoressa Maria Pia Alberzoni, il professor Nicolangelo D’Acunto e il dottor Simone Lombardo

Il progetto si inserisce infatti nel solco di molteplici comuni iniziative promosse dai due atenei anche negli scorsi anni, tra le quali l’organizzazione di convegni, seminari dottorali, co-tutele di tesi di dottorato e scambi Erasmus, secondo una ormai consolidata tradizione, ha visto l’Università Cattolica proporsi ancora una volta a livello internazionale negli studi sulla civiltà medievale.

All’iniziativa hanno contribuito il Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali diretto dal prof. D’Acunto e il Dipartimento di Storia, archeologia e storia dell’arte dell’Università Cattolica.

Un articolo di

Caterina Cappuccio

Caterina Cappuccio

Bergische Universität Wuppertal

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