La Gen Z è pronta a scendere in campo per l’ambiente? Esiste una reale corrispondenza tra attivismo giovanile online per la difesa dell’ambiente e disponibilità ad agire in prima persona?
Diverse ricerche nazionali e internazionali hanno da tempo messo in luce un crescente interesse rispetto al tema della sostenibilità da parte dei giovani, riportando come a livello globale i nati a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio mostrino notevole attenzione al tema dell’ecologia e dei diritti civili, oltre a un rinnovato modo di concepire il lavoro che, per essere considerato dignitoso, deve rispondere a parametri di flessibilità per conciliare tempi di vita professionale e personale.
In questo contesto nasce il progetto “Social, sostenibilità ambientale, generazione Z”, frutto della collaborazione fra la Cattedra di Pedagogia e formazione per la transizione ecologica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Alta Scuola per l’Ambiente (ASA) e Silea Spa, società pubblica partecipata da 87 Comuni nelle province di Lecco, Bergamo e Como, che si colloca tra i principali operatori del ciclo integrato dei rifiuti, ricoprendo un ruolo da protagonista nell’economia circolare.
Scopo della ricerca – presentata ufficialmente giovedì 12 settembre nella sede di via Garzetta 48 - è stato esplorare le opinioni della generazione Z in ordine ai problemi della sostenibilità ambientale, con particolare enfasi sugli aspetti della comunicazione social.