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I rischi di un mondo globale e il ruolo degli Usa

04 giugno 2024

I rischi di un mondo globale e il ruolo degli Usa

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Zoja Bazarnic è Console per gli Affari Politici ed Economici degli Stati Uniti d'America a Milano. Su invito del professor Michele Brunelli ha incontrato lo scorso 22 maggio gli studenti del corso in Relazioni Internazionali della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere, presentando gli Stati Uniti in un contesto geopolitico. 

Durante l'incontro sono stati toccati diversi argomenti, dalla complessità dell’attuale scenario politico internazionale alle poco probabili, ma necessarie partnership per far fronte a una situazione in continua evoluzione.

Zoja Bazarnic ha sottolineato l’importanza delle relazioni diplomatiche che gli Stati Uniti hanno da tempo con l'Italia, frutto di ideali e valori comuni, consolidate dal condiviso rispetto verso diritti umani, pace e democrazia.

Il forte rapporto non si basa solo sui reciproci scambi di beni e servizi, ma anche sul ruolo strategico attualmente svolto dall’Italia con la presidenza de G7 per l’anno 2024, come anche in tante altre aree di cooperazione, come il Fondo Monetario Internazionale, la Nato, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa.

La Console ha messo in rilievo l’importanza dei rapporti diplomatici, delle alleanze e delle partnership per gli Stati Uniti, soprattutto davanti alle continue crisi del mondo attuale.

Il panorama - senza cadere in pessimistiche visioni - è alquanto complesso, ogni giorno di più. I cambiamenti climatici, il rapido sviluppo della intelligenza artificiale, le crisi umanitarie, il terrorismo, la proliferazione nucleare sono tutte sfide che hanno bisogno di essere affrontate con la compartecipazione da parte di tutti gli attori.

«Una delle conseguenze del cambiamento climatico sono i grandi movimenti di persone, e due dei principali Paesi ricettori sono Usa e Italia» argomenta la Console.

Sul conflitto bellico in Europa fa notare la mancanza di organizzazioni che sostengano ufficialmente l’Ucraina nel conflitto: sono  piuttosto un insieme di Paesi a fornire aiuto umanitario. E lancia una provocante riflessione agli studenti: «Se l’Ucraina fosse stata parte della Nato, la Russia avrebbe attaccato?».

Consapevoli che la sicurezza internazionale sia molto difficile da raggiungere, Zoja Bazarnic ricorda che «ambire alla perfezione è il minimo, ma mantenere l’umiltà nei risultati ottenuti è fondamentale per migliorare noi stessi»: noi in quanto persone, studenti e lavoratori, ma anche in quanto organizzazioni e Stati.

Come fanno gli Stati Uniti a promuovere il dialogo e a creare amicizie?

La console spiega come sia fondamentale nella cooperazione internazionale conoscere la cultura e i costumi dei diversi Paesi con cui si intende fare affari.

In contesti così delicati come le relazioni internazionali, il malinteso è molto frequente e può creare delle tensioni, che richiedono un impegno costante nel tempo, concorrenza leale e mentalità aperta. Tutto nella ricerca di affrontare le complessità attuali come comunità internazionale solidale, con la speranza di costruire un futuro migliore.

Un articolo di

Sara Rainone Paz

Studentessa Relazioni internazionali - Facoltà di Scienze linguistiche, Università Cattolica

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