In Cattolica, oltre a un titolo di studio, a una preparazione altamente qualificata, gli alumni Sofia e Pierluigi Dima hanno acquisito una formazione integrale, frutto del progetto educativo dell’Ateneo. È per questo che hanno desiderato che anche il loro figlio studiasse in una università che assicura una formazione di alto profilo scientifico, culturale e spirituale, perché per preparare i professionisti di domani è necessario formare tutta la persona. Tra ricordi, incontri e luoghi rimasti nel cuore la famiglia Dima racconta la gratitudine per la loro università e l’orgoglio di appartenere alla Community Alumni.
La testimonianza di Pierluigi Dima e sua moglie Sofia Cavaliere, alumni rispettivamente della Facoltà di Giurisprudenza e Economia, è una vera e propria dichiarazione di gratitudine nei confronti dell’Università Cattolica. Perché in Cattolica da studenti, Sofia e Pierluigi, hanno trovato un luogo dove studio, ricerca, formazione, Fede interagiscono e si sviluppano insieme. Perché in Cattolica, oltre a un titolo di studio, a una preparazione altamente qualificata, gli alumni Sofia e Pierluigi hanno acquisito una formazione integrale, frutto del progetto educativo dell’Ateneo che ha una visione della persona come unità indivisibile, costituita da intelletto, volontà, emozioni, relazionalità e spiritualità. Una formazione integrale che ha l'obiettivo di sviluppare tutte le sfaccettature della persona, le sue abilità e competenze in modo armonico, completo e progressivo. «Io sono originaria di San Vito dei Normanni - in provincia di Brindisi - e ho scelto di trasferirmi a Milano per frequentare l’Università Cattolica perché desideravo coniugare formazione universitaria e formazione di fede, dopo aver ricevuto in famiglia un’educazione cattolica ed essere cresciuta nella mia parrocchia nell’ambito dell’Azione Cattolica» racconta Sofia, che sottolinea inoltre come «l’Università Cattolica per me sia stata una scelta molto consapevole e orientata alla formazione integrale della persona, come la definiva il fondatore dell’Ateneo Padre Gemelli, soprattutto scegliendo una Facoltà come Economia il mio intento era proprio quello di ritrovare una università nella quale si potesse coniugare la parte formativa con quella umana e di fede».
«È un grande patrimonio quello che mi porto dentro» afferma invece Pierluigi, ripensando ai suoi anni di studi in Largo Gemelli e alla sua crescita culturale ricevuta grazie agli incontri importanti con docenti e figure istituzionali che sono state veri e propri punti di riferimento. Se Sofia infatti cita Luigi Manzolini, professore di Organizzazione aziendale e relatore della sua tesi in Processi di cambiamento organizzativo nel settore bancario: analisi di un caso di una banca privata, con cui si è laureata il 16 ottobre 1996, Pierluigi oltre al professor Alberto Liva, con cui si è laureato discutendo una tesi dal titolo J. Pothier, trattato del contratto di vendita, ricorda con grande stima i professori Angelo Giarda, Enrico De Mita, e come lezioni fondamentali di vita gli insegnamenti del giurista Piero Schlesinger – «che infondeva fiducia ed entusiasmo in noi studenti, dicendoci che saremmo stati la futura classe dirigente del Paese» – e del penalista Federico Stella, «uomo di elevata sensibilità e attenzione verso il prossimo».