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Il Vangelo della sofferenza

11 febbraio 2021

Il Vangelo della sofferenza

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“Il Vangelo della sofferenza” è il titolo della seconda sezione della mostra dal titolo “Il dolore salvifico” che è stata inaugurata oggi al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, definito affettuosamente da Papa Karol Wojtyla il “Vaticano 3” per la lunga permanenza nei suoi nove ricoveri nel corso del pontificato.

Nella Cappella intitolata al Papa Santo, al secondo piano del Policlinico Gemelli, S. E. Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, ha presieduto la concelebrazione liturgica.

A seguire, si è tenuta una breve cerimonia di benedizione dei pannelli che costituiscono la seconda sezione, con la partecipazione del Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Avvocato Carlo Fratta Pasini e del Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e Direttore del Governo Clinico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Professor Rocco Bellantone.

«Quello di San Giovanni Paolo II è stato un grande magistero, scritto sulla carne viva della sua storia  – ha detto Monsignor Giuliodori - Ed così vero che abbiamo voluto realizzare una mostra a testimonianza di come la salvezza davvero plasma e trasforma la vita. Le immagini e le parole del Santo Padre rappresentano quello che ogni giorno si esprime e si manifesta al Policlinico Gemelli dove migliaia di medici e operatori sanitari si prendono cura delle persone, una cura integrale nel corpo e nello spirito. Le lacrime del dolore sono il balsamo più efficace, anche per ristabilire quell'alleanza terapeutica che aiuta ad affrontare la malattia e tutte le domande sul senso e la bellezza della vita».

«Il significato della mostra che inauguriamo nella sua ultima sezione – ha detto il presidente Carlo Fratta Pasini - va oltre il racconto della permanenza di San Giovanni Paolo II al Policlinico Gemelli durante i suoi ricoveri: i concetti della sofferenza e del dolore danno significato a tutta la nostra esistenza, sono un'esperienza universale. Tutti prima o poi ne siamo toccati: questo ci può far vivere una fratellanza e una comunione fraterna, certi che, come ci ha insegnato il Santo Padre, il Signore non ci chiede mai qualcosa che va oltre le nostre forze».

«L’Università Cattolica – ha detto il preside Rocco Bellantone – non forma eccellenze solo in campo tecnico: la nostra missione è educare tutti i nostri studenti a trattare e a condividere il dolore. Ho accompagnato Papa Giovanni Paolo II in un tratto del suo viaggio verso la sofferenza: proprio nei momenti di maggior dolore trasmetteva una grande serenità, quando il suo corpo soffriva egli era alla ricerca di altri sofferenti per poter condividere. Ci ha ricordato sempre il vero rapporto tra medico e paziente: una vera alleanza terapeutica, un rapporto sincero e trasparente con chi soffre e, soprattutto, una grande compassione».

LA MOSTRA  “IL DOLORE SALVIFICO”

 Il 18 maggio 1920, cento anni fa, nasceva San Giovanni Paolo II. Durante la sua lunga vita come sacerdote, vescovo e pontefice, il suo magistero è stato vastissimo e i suoi viaggi innumerevoli, ma un ‘filo’ continuo ha accompagnato la sua intera esistenza: un cammino di sofferenza. Per questo il Centro Pastorale dell’Università Cattolica e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno voluto ideare e realizzare, nell’anno del centenario della nascita di Karol Wojtyla, una mostra multimediale con fotografie concesse per l’occasione dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, per custodire e ricordare la presenza e il Magistero del Papa Santo.

La mostra, nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza per l’emergenza sanitaria, e allestita dal personale del Servizio Tecnico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, diretto dall’architetto Romano Berluti, si articola in due sezioni: la prima sezione, allestita nel corridoio interno, all’ingresso dell’ospedale, racconterà per immagini i dieci ricoveri e le tre visite di Papa Giovanni Paolo II al Policlinico Gemelli e all’Università Cattolica. La seconda sezione, allestita significativamente nel corridoio che collega l’ingresso del Policlinico ai reparti di assistenza, è dedicata al “magistero della sofferenza” del Papa Santo attraverso le vicende della sua storia personale e le principali tappe del Novecento europeo. Nell’occasione del 22 ottobre fu allestita anche un “terza mostra” che ha ricordato, attraverso una serie di fotografie e un laboratorio, la realizzazione, 11 anni fa, della statua di marmo di Carrara del Papa realizzata dal maestro Stefano Pierotti: collocata nel piazzale antistante l’ingresso del Policlinico, ogni giorno accoglie i malati, i loro familiari, gli studenti e tutto il personale del Policlinico.

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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