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In Cattolica le tappe fondamentali di un percorso di crescita professionale e di vita

22 luglio 2021

In Cattolica le tappe fondamentali di un percorso di crescita professionale e di vita

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Giandomenico Sisto, alumnus di Giurisprudenza, con le sue figlie laureate della Facoltà di Economia e Scienze politiche e sociali, raccontano l’Università Cattolica come un luogo ricco di opportunità per la loro crescita professionale e personale, ricordando soprattutto gli anni trascorsi al Collegio Augustinianum e Marianum come anni intensi di incontri autentici e condivisione. Sono loro i protagonisti della nuova puntata di #laureedifamiglia, sono loro i testimonial del valore di far parte della Community Alumni.


«Gli anni di studio in Università Cattolica hanno rappresentato tappe fondamentali della mia vita, dove si è unito e fuso perfettamente un percorso doppio di formazione: accademico e spirituale».

Anni di incontri importanti, di insegnamenti preziosi che rivivono nelle parole di Giandomenico Sisto, alumnus della Facoltà di Giurisprudenza e oggi consulente finanziario di banca, e che prendono nitidamente forma quando rammenta con stima il professor Francesco Realmonte, il professor Piero Schlesinger, rispettivamente relatore e contro relatore della sua tesi in Diritto civile, discussa il 29 ottobre del 1991, tra i libri antichi della Sala Negri da Oleggio.

Ma tanti sono i ricordi, le persone e gli eventi che stanno a cuore all’alumnus Giandomenico e che associa ai suoi studi universitari nell’Ateneo del Sacro Cuore: «Sia la cura dell’assistente del collegio Augustinianum don Francesco Vitari, sia la partecipazione alla Fuci in Università seguita da don Gianni Zappa, hanno contribuito in modo importante alla crescita integrale della mia persona. Ma in particolare l’esperienza di vita in collegio mi ha donato amicizie vere e profonde, che ancora oggi sono presenti e accompagnano la mia quotidianità».

«Vivere insieme negli anni universitari, condividendo gli entusiasmi e i progetti, le fatiche dello studio, le tensioni per gli esami da affrontare, nonché i momenti di svago e goliardia è stata un'esperienza vera di comunità» sottolinea Giandomenico che – proprio nel valore della vita comunitaria, di condivisione e fratellanza collegiale – indica il motivo per cui ha orientato e spinto le sue figlie a scegliere di studiare in Università Cattolica, desiderando che anche loro, come lui aveva fatto tanti anni prima, si trasferissero dalla Puglia in Lombardia, da Conversano a Milano.

E così sia la primogenita Mariarita, sia la sorella Francesca hanno seguito le orme paterne, scegliendo l’Università Cattolica convinte dall’entusiasmo con cui il padre ne aveva sempre parlato. E oggi gli sono grate in quanto «l’esperienza in collegio, al Marianum di via San Vittore, è stata molto significativa – afferma Mariarita – a livello di crescita personale e relazioni, ho potuto conoscere molte persone e stringere amicizie vere ancora molto presenti nella mia vita».

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

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Mariarita dopo aver conseguito la laurea triennale nel 2017 in Scienze politiche e delle relazioni internazionali (Facoltà di Scienze politiche e sociali), ha riconfermato la propria preferenza per l’Ateneo del Sacro Cuore con una laurea magistrale in Economia dei mercati e strategie d’imprese (Facoltà di Economia), conseguita nell’aprile del 2020, in pieno lockdown. «Della Cattolica ho apprezzato la professionalità dei docenti, l'organizzazione dei servizi, i numerosi incontri, workshop realizzati e la possibilità di diversificare l'esperienza formativa grazie alle varie opportunità di studio, lavoro o volontariato, anche all'estero. Sicuramente la consiglierei ai miei amici» racconta l’alumna Mariarita, che ora sta svolgendo uno stage in una società di consulenza a Roma (Pricewaterhouse Coopers).

Mariarita ricorda, in particolare, le iniziative organizzate dall’Università per il collegamento con il mondo del lavoro: «I Career day per favorire l'incontro degli studenti con le aziende e il portale ST&P (STAge e Placement) per informarsi e poi inviare la propria candidatura a interessanti offerte di lavoro e stage». 

Sulla stessa linea d’onda è anche la sorella Francesca che ha concluso entusiasta e soddisfatta il Bachelor’s in Economics & Management: «I tre anni di corso sono stati anni di vera e propria costruzione della mia identità umana e professionale. I contenuti formativi del percorso di studi, ma soprattutto le occasioni di confronto date dall’essere parte di una classe internazionale - dove studenti italiani e stranieri potevano confrontarsi quotidianamente su varie tematiche – mi ha permesso di acquisire non solo una preparazione approfondita, ma anche una messa in discussione e crescita a livello umano, che considero un enorme valore aggiunto alla formazione più prettamente accademica».


Forte di questi primi tre anni, Francesca - dopo essersi laureata, nel 2019, con una tesi dal titolo “Credit Crunch, ECB’s interventions and their effects” elaborata con il coordinamento della professoressa Laura Chiaramonte - ha deciso di proseguire, sempre in Cattolica, il percorso magistrale iscrivendosi al corso di laurea in Management per l’impresa (Facoltà di Economia).

«A coronare e ad avvalorare questo percorso ha contribuito anche l’esperienza del collegio – ribadisce Francesca, oggi Business Analyst in una società di consulenza -. Una vera e propria palestra di vita, in cui la condivisione giornaliera con coetanei con background differenti arricchisce profondamente, ma soprattutto permette di creare dei rapporti saldi, che vanno ben oltre l’esperienza collegiale».

Gratitudine per aver ricevuto una formazione completa e multidisciplinare, per aver vissuto esperienze positive e costruttive dal lato umano tra le sue aule, i suoi chiostri e i suoi collegi è il legame che unisce la famiglia Sisto all’Università Cattolica.

«Un’esperienza umanamente molto significativa, per me, è stato svolgere il servizio civile presso il centro operativo Caritas ambrosiana dell’allora Isu della Cattolica” racconta Giandomenico, che non ha dubbi nell’affermare come il servizio agli studenti con disabilità gli abbia donato amici “con cui ho imparato che i limiti e le ferite della vita sono un trampolino di lancio per esistenze di pienezza e gioia».

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