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Insieme nel segno della lettura

02 aprile 2024

Insieme nel segno della lettura

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«La lettura dovrebbe diventare un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutte le cittadine e i cittadini»: questo è l’obiettivo che ha spinto i sistemi bibliotecari Brescia Est e Nord-Est bresciano a proporre il Patto Intercomunale per la Lettura, sottoscritto il 14 dicembre 2023 anche dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dalla Provincia di Brescia.

L’Università Cattolica, insieme ad altre istituzioni, come la Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda e il Museo Stampatori «da Sabbio» di Sabbio Chiese, hanno deciso di aderire al Patto.

Quest’ultimo, infatti, è aperto alla sottoscrizione da parte di entità pubbliche, biblioteche, scuole, associazioni, librerie, case editrici, fondazioni, ospedali, gruppi di lettura, istituti culturali, enti del terzo settore e enti socioassistenziali, consultori e altri soggetti che ne condividano le finalità.

I “Patti per la Lettura” sono uno strumento di coordinamento e di programmazione promosso dal Centro per il libro e la lettura (Cepell), istituto autonomo del Ministero della Cultura, per condividere obiettivi, ma anche azioni, spazi e risorse affinché la lettura diventi un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale.

Il mondo delle biblioteche e, più in generale, della cultura da tempo si interroga sul ruolo profondo che la lettura riveste nella vita e nel benessere, anche economico, delle persone e della società. Chi legge sta meglio, così come una comunità in cui si legge è più giusta e più equa, nonché, dati alla mano, più ricca.

In occasione delle nuove adesioni, venerdì 15 marzo 2024, si è tenuto un convegno sul tema della lettura e del suo valore dal titolo Il valore del leggere. Un confronto in occasione della firma del Patto per la Lettura. L’incontro, sostenuto dal Dipartimento di Scienze Storiche, Filologiche e Sociali, dal Centro di Documentazione e Ricerca Raccolte Storiche dell’Università Cattolica e dal Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca (CRELEB), ha goduto del patrocinio della Società Italiana di Scienze Bibliografiche e Biblioteconomiche (SISBB) e dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) – Sezione Lombardia.

Nel corso della mattinata, in Sala della Gloria della sede di Brescia, si sono susseguiti due momenti salienti: un dibattito tra gli operatori del settore e poi, a carattere istituzionale, la cerimonia della firma del Patto.  

Dopo i saluti istituzionali di Giovanni Gregorini, Direttore del Dipartimento di Scienze Storiche, Filologiche e Sociali, Annalisa Rossi, Soprintendente Archivistica e Bibliografica della Lombardia, e Cristina Gioia, Presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Lombardia, il dibattito è iniziato con una lectio dal titolo "La lettura in Italia: situazione, sfide, prospettiva" di Madel Crasta, Presidente del Comitato tecnico-scientifico per le Biblioteche del Ministero della Cultura.

Il punto cardine della riflessione è la convinzione del ruolo della lettura come un’azione sociale. Questa, infatti, nascendo da una prospettiva individuale, condiziona tutto il profilo di un paese. E viceversa, i cambiamenti socioculturali influenzano il singolo, mediante la lettura.

A seguire, Alberto Bettinazzi, Direttore del Sistema “Brescia Est”, ha sottolineato che la lettura ha un ruolo preventivo per la comunità, in quanto mezzo per promuovere il progresso civile e il miglioramento di un benessere equo e sostenibile.

«L’incontro con il libro, che è il conduttore di modelli positivi di comportamento, deve essere favorito in ogni fascia di età», ha sostenuto Alessandra Vittici, Direttrice del Sistema “Nord-Est bresciano”, che ha illustrato le metodologie e i progetti promossi per realizzare i contenuti del Patto per la Lettura.

La mattinata è proseguita con l’intervento del direttore del CRELEB dell’Università Cattolica, professor Edoardo Barbieri, seguito da Anna Braghini, dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, che hanno messo in luce il lavoro concreto delle realtà bibliotecarie, universitarie e scolastiche, in relazione ai contenuti e ai valori espressi nel Patto.

Iniziando con un ricordo don Pierluigi Pizzamiglio, recentemente scomparso, che ha contribuito alla gestione della Biblioteca Viganò, Pierangelo Goffi, Responsabile della Biblioteca “Ottorino Marcolini” dell’Università Cattolica, ha messo in evidenza il ruolo primario che la biblioteca deve avere anche come strumento di ricerca.

Tutti i valori della lettura, per essere sensibilizzati, hanno però bisogno di risorse e di un insieme di realtà pronte a cooperare: la Responsabile della Rete Bibliotecaria Bresciana, Marina Menni, ha sottolineato che lettori non si nasce, ma si diventa, grazie ai servizi e alle reti che si sono sviluppati, con particolare riferimento al territorio bresciano e cremonese.

Anche biblioteche che nascono con il fine di conservare il patrimonio antico giocano un ruolo fondamentale nella promozione del Patto.

Roberta Valbusa, Responsabile della biblioteca della Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, ha presentato i progetti della Fondazione per accrescere nei giovani la conoscenza degli strumenti bibliografici che si sono evoluti nel tempo.

Conclude il dibattito Michela Valotti, Responsabile scientifico del Museo Stampatori «da Sabbio» di Sabbio Chiese: le parole chiave del suo intervento sono state il valore, la cura e il patrimonio. Il Museo dedicato ai tipografi valsabbini attivi soprattutto a Venezia offre uno sguardo rispettoso al passato, ma guardando anche al futuro. 

La cerimonia ufficiale della firma si è conclusa con gli interventi di Elena Bonometti, Presidente del Sistema Bibliotecario “Brescia Est”, Claudio Ferremi, Presidente del Sistema “Nord-Est bresciano”, Roberta Sisti, Consigliera della Provincia di Brescia con delega alla Cultura, Turismo e Rete Bibliotecaria Bresciana, Sergio Onger, Presidente della Fondazione Ugo Da Como di Lonato e Pierangelo Goffi, delegato alla firma dal Direttore della Sede di Brescia dell’Università Cattolica, Giovanni Panzeri.

 

 


* articolo a cura di Chiara Abiatico, Giulia Bocchetti, Matteo Caldera, Cristina Cenedella, Giulia Chiappini, Alberto Lombardi, Alessio Mori, Ilaria Parlato, Erika Peli, Megan Rossi, Anna Giulia Soncina e Gaia Tononi, studentesse e studenti del corso di Discipline della Memoria - Università Cattolica, sede di Brescia

A cura degli

Studenti del corso in Discipline della Memoria

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