Si chiama Radiologia Interventistica ed è una branca particolare e specialistica della Radiologia che utilizza l'imaging non solo per formulare una diagnosi, ma anche per consentire un trattamento mini-invasivo senza l’utilizzo del bisturi, alternativo o propedeutico alla chirurgia: per queste ragioni, ad esempio, in ambito oncologico, nella veste di "Interventistica Oncologica", essa rappresenta oggi il quarto pilastro nella lotta dei tumori in associazione con la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.
Allo scopo di far conoscere agli studenti delle Facoltà di Medicina e chirurgia, futuri specializzandi e specialisti, la figura del Radiologo Interventista, i docenti della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica dell’Università Cattolica, diretta dalla professoressa Evis Sala, promuovono per sabato 27 settembre, dalle ore 9.00 nell’Auditorium del campus di Roma, la prima edizione di “IROD 2025”, l’Interventional Radiology Open Day, una giornata aperta, con iscrizione gratuita, a tutti gli interessati a Roma e nel Lazio, durante il quale docenti ed esperti illustreranno sviluppi e possibilità della disciplina, grazie a interventi e relazioni e stand espositivi nei quali gli studenti potranno osservare e provare nuove tecnologie e device all’avanguardia, con la guida e il supporto dei Radiologi Interventisti.
«Il Radiologo Interventista – anticipa il professor Roberto Iezzi, Associato di Diagnostica per Immagini e Radioterapia all’Università Cattolica - svolge un ruolo fondamentale in caso di urgenza eseguendo anche procedure “salvavita” (ad esempio, in caso di stroke, trattamento di aneurismi, embolizzazione in lesioni traumatiche) o consentendo di risolvere complicanze chirurgiche o mediche che in alternativa richiederebbero manovre molto più complesse e invasive. Egli salvaguarda, inoltre, anche la "qualità della vita" del paziente, consentendo trattamenti anche in regime ambulatoriale e comunque con rapida ripresa delle normali attività quotidiane».
Il programma di “IROD 2025”
La Radiologia Interventistica rappresenta anche una delle branche più high-tech della Medicina essendo punto di contatto tra l'evoluzione tecnologica delle branche diagnostiche e quella delle branche interventistiche e chirurgiche: «Negli ultimi venti anni – aggiunge il dottor Alessandro Pedicelli, Ricercatore in Neuroradiologia all’Università Cattolica – questa materia ha avuto un rapido sviluppo con un netto incremento delle procedure eseguite e una crescente visibilità grazie all’apertura di servizi e ambulatori per consulenze e valutazione e pianificazione delle procedure. Essa presenta, inoltre, alcune “sottobranche” specialistiche con possibilità di gestire tutti gli ambiti di malattia».
Per tutti questi motivi è importante conoscere ogni aspetto della disciplina, particolarmente quando si è nella fase di scelta della Scuola di Specializzazione. In particolare, la Radiologia Interventistica, con le procedure che effettua in tutti i distretti corporei, primariamente in ambito oncologico, vascolare ed extravascolare, è parte integrante della Radiologia e collabora con tutte le altre specialità, cogestendo in modo multidisciplinare la complessità delle patologie al fine di offrire al paziente un terapia personalizzata.
Per iscriversi all’evento
IROD 2025 vedrà la partecipazione di docenti dell’Ateneo e colleghi delle Università del Lazio, insieme a personalità con ruoli nazionali ed internazionali nel campo della Radiologia Interventistica come la professoressa Laura Crocetti, Associata di Diagnostica per Immagini e Radioterapia nel Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica all’Università di Pisa, e il dottor Luca Valvassori, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale San Carlo di Milano.