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L’Università Cattolica fra i centri collaborativi del Programma Nazionale HTA

18 giugno 2024

L’Università Cattolica fra i centri collaborativi del Programma Nazionale HTA

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Sono l’innovatività, la metodologia di analisi epidemiologica, la sicurezza della tecnologia, la valutazione economica, l’analisi delle implicazioni sociali ed etiche della tecnologia e dell’utilizzo di quest’ultima per i pazienti e i caregiver alcune delle principali e più significative dimensioni valutative grazie alle quali l’Università Cattolica è stata dichiarata nei giorni scorsi dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali (Agenas) idonea a iscriversi all’Albo dei Centri Collaborativi regionali e dei Soggetti pubblici e privati disponibili a collaborare nell’ambito del Programma Nazionale HTA (Health Technology Assessment).

Questo importante risultato è stato conseguito grazie al lavoro dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (ALTEMS)Facoltà di Economia nel campus di Roma, di docenti ed esperti delle sezioni di Igiene e di Bioetica della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo e di collaboratori e docenti a contratto dell’Università afferenti alla Direzione Tecnica, ICT e Innovazione Tecnologie Sanitarie della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

Il processo di Health Technology Assessment (HTA) è attualmente lo strumento più idoneo a supporto degli operatori del settore sanitario nel prendere decisioni tempestive e basate sull’evidenza. Affinché esso sia unificante i Paesi membri dell’Unione Europea (UE) hanno approvato un Regolamento europeo sulla valutazione delle tecnologie sanitarie (EU HTA Regulation), effettivo dal 12 gennaio 2025, per centralizzare e armonizzare la valutazione delle tecnologie sanitarie al fine di accelerare e rendere omogeneo l’accesso ai farmaci e ai dispositivi medici. Il regolamento copre un'ampia gamma di tecnologie sanitarie - compresi i prodotti farmaceutici, i dispositivi medici, gli strumenti diagnostici e alcune procedure mediche - e si applica sia alle nuove tecnologie sanitarie sia a quelle esistenti che vengono prese in considerazione per il rimborso o l'accesso al mercato all'interno dell'UE.

Con riguardo ai dispositivi medici, il Programma Nazionale HTA - Dispositivi Medici (PNHTA) 2023-2025 è stato progettato per essere allineato e integrato con le disposizioni del regolamento europeo. Esso si riferisce ai processi di HTA, che comprendono l'analisi multidimensionale e multidisciplinare delle implicazioni mediche, cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia e include il processo di Horizon Scanning (HS) per individuare e valutare le tecnologie con potenziale impatto sul Servizio Sanitario Nazionale prima della loro diffusione nella pratica clinica. Il PNHTA 2023-2025 mira a soddisfare i requisiti normativi e a incorporare le evidenze scientifiche acquisite sull'utilizzo dell'HTA a livello internazionale, con l’obiettivo principale del PNHTA è di supportare le Regioni italiane nell'implementazione delle tecnologie nei rispettivi Servizi Sanitari Regionali (SSR) e nel rafforzamento della loro governance.

Per raggiungere questi obiettivi, l'Agenas promuove la creazione e il coordinamento di una rete di Centri collaborativi per la produzione di documenti HTA e una rete delle Regioni per l'implementazione delle valutazioni HTA nelle politiche sanitarie. Gli attori coinvolti nel PNHTA 2023-2025 sono la Cabina di Regia (CdR), l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), la Rete delle Regioni, i Centri collaborativi produttori di valutazioni HTA (fra i quali l’Università Cattolica), e gli stakeholder del PNHTA (società scientifiche; produttori e loro associazioni; cittadini, pazienti e loro associazioni).

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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