Quindici pannelli illustrano da oggi fino al 3 febbraio la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme attraverso le immagini di alcuni libri antichi. Allestita sullo Scalone d’onore tra i due chiostri di largo Gemelli, la mostra è stata ideata da alcuni studenti del curriculum di Editoria nell’ambito della laurea magistrale in Filologia moderna.
Realizzato con il contributo della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa e dell’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il percorso è una visita spirituale illustrata, con didascalie in italiano e in inglese, della Basilica del Santo Sepolcro, che non è semplicemente una chiesa ma un luogo di incontro di comunità cristiane di antica tradizione (cattolica, ortodossa, armena, copta, siriaca, etiope).
Tra i molti visitatori nel corso dei secoli, il francescano Niccolò da Poggibonsi visitò la Terra Santa a metà del XIV secolo, poco dopo che i francescani avevano avuto dal Papa l’incarico di custodire le memorie cristiane locali. Il suo racconto in lingua volgare fu copiato numerose volte e fu anche stampato, sia pur anonimo. Le molte illustrazioni che ornano la prima edizione dell’anno 1500 e le numerose ristampe costituiscono un ricchissimo dossier che informava sulla realtà dei luoghi santi e in particolare sulla grande basilica di Gerusalemme. Da allora sono nati trattati, incisioni, calcografie per raccontare la storia del Santo Sepolcro e i pellegrinaggi che si sono susseguiti.
La mostra è stata inaugurata martedì 24 gennaio al termine dell’apertura della Scuola di specializzazione in Beni archeologici, dedicata alle nuove indagini di scavo nel Santo Sepolcro. Infatti, la posa della nuova pavimentazione in corso sul posto permette di studiare i reperti sottostanti. In aula Bontadini in largo Gemelli 1 sono intervenuti i docenti dell’Ateneo Marco Sannazaro, direttore della Scuola, Marco Rizzi e Edoardo Barbieri, e la docente de La Sapienza Francesca Romana Stasolla.
