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La giustizia riparativa nella formazione della magistratura

12 marzo 2022

La giustizia riparativa nella formazione della magistratura

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La giustizia riparativa rappresenta uno dei punti di maggiore novità della riforma della giustizia penale in Italia: la legge di riforma delega, infatti, il Governo a emanare una “disciplina organica” in materia. Ciò sulla scorta dei molteplici documenti che, in Europa e nel resto del mondo, incoraggiano politiche e buone pratiche per una sua più ampia diffusione: dalla Risoluzione Onu del 2002 sui Principi base in materia di giustizia riparativa in ambito penale, alla Direttiva europea del 2012 in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, alla Raccomandazione 2018 del Consiglio d’Europa fino ad arrivare alla Dichiarazione di Venezia approvata all’unanimità nel dicembre 2021 dai ministri della Giustizia degli Stati membri del Consiglio d’Europa, su impulso proprio dell’Italia.

La giustizia riparativa, che suscita crescente interesse, è uno strumento da valorizzare, che apre una grande sfida sul terreno della formazione della magistratura, chiamata a incoraggiarne l’utilizzo e valutarne le ricadute sulla risposta al reato. Va in questa direzione il progetto di ricerca “Re-Justice. Sustainable training in a challenging field”, avviato nel 2019 in Belgio, Italia, Grecia, Spagna e finanziato dal Programma Giustizia dell’Unione Europea.

I risultati finali dello studio saranno presentati lunedì 14 marzo, alle ore 9.00, nell’ambito del convegno nazionale “Giustizia riparativa e formazione della magistratura”, in programma nell’Aula Pio XI dell’Università Cattolica (largo Gemelli, 1 – Milano) e in streaming sulla piattaforma Webex (Numero webinar: 2731 298 3487 - Password se richiesta: wxQgmfvU732). I lavori si concluderanno con l’intervento della ministra della Giustizia Marta Cartabia, che sarà presente per l’intera mattinata.

Per lo streaming clicca qui

L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali del rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, dei presidi delle facoltà di Giurisprudenza e di Scienze politiche e sociali Stefano Solimano e Guido Merzoni, e del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Antonio Albanese. Dopo l’introduzione del direttore dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP) Gabrio Forti, si alterneranno gli interventi di tre presidenti emeriti della Corte costituzionale: Giorgio Lattanzi, Gaetano Silvestri, Valerio Onida. Seguirà la presentazione del progetto scientifico con le relazioni dei penalisti dell’Università Cattolica Claudia Mazzucato, Enrico Maria Mancuso e Gianluca Varraso, di Laura Hein, Policy Officer, European Forum for Restorative Justice, di Diletta Stendardi, avvocato e mediatrice penale, di Guglielmo Leo, magistrato e assistente di studio alla Corte costituzionale, di Gian Luigi Gatta, comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura e docente di Diritto penale all’Università degli Studi di Milano.

L’obiettivo di “Re-Justice” - grazie all’expertise di atenei e scuole di formazione della magistratura - è accrescere conoscenze, capacità, competenze della magistratura, chiave di volta per la diffusione, l’accessibilità e la qualità della giustizia riparativa in ambito penale. Quattro gli atenei coinvolti: la Katholieke Universiteit di Lovanio, coordinatrice del progetto, l’Università Cattolica, con l’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale e il Dipartimento di Scienze giuridiche, l’Aristotle University of Tessaloniki e l’Universidad Carlos III di Madrid, con cui collaborano le scuole di formazione della magistratura dei paesi partecipanti: l’Instituut voor gerechtelijke opleiding/Institut de formation judiciaire, la Scuola Superiore della Magistratura, l’Ethniki Scholi Dikastikon Litourgon e il Consejo General del Poder Judicial. Il binomio università/scuole nazionali della magistratura è completato e arricchito dalla partecipazione al progetto dell’European Judicial Training Network, la rete delle scuole della magistratura europee, e lo European Forum for Restorative Justice, punto di riferimento mondiale per lo sviluppo delle pratiche riparative. Abbinando ricerca, formazione specialistica on the job, sperimentazione e innovazione didattica, “Re-Justice” mette in dialogo giudici e pubblici ministeri, studiosi, mediatori e facilitatori, avvocati e altri soggetti. Obiettivo comune è offrire gli strumenti necessari per formare una magistratura europea sensibile alle risposte che la giustizia riparativa cerca di dare alla domanda di giustizia.

 

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

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