È il professor Andrea Canova il nuovo presidente della Congregazione dei Conservatori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, storica istituzione fondata dal cardinale Federico Borromeo nel 1607 per promuovere i valori umani e cristiani mediante la scienza e la cultura a servizio della Chiesa cattolica, tuttora punto di riferimento culturale nel panorama milanese e internazionale.
Alla Congregazione dei Conservatori compete, a norma del codice di Diritto canonico, l’amministrazione ordinaria e straordinaria delle attività e dei beni della Veranda Biblioteca Ambrosiana tramite l’assunzione di scelte di carattere economico e amministrativo.
A presiedere tale organo direttivo dell’Ambrosiana l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha nominato il professor Canova, entrato in carica il 20 ottobre 2025 per un quinquennio: succede nella carica al professor Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università Cattolica e ministro dei beni e delle attività culturali del governo Monti. Componente della Congregazione dei Conservatori è anche la professoressa Antonella Occhino, preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica.
Professore ordinario di Letteratura italiana, presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Andrea Canova dal novembre 2022 è preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Numerosi sono gli incarichi di natura scientifica ricoperti: in particolare è socio ordinario dell’Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova, socio corrispondente residente dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere di Milano, dirige la collana «Classici della letteratura» dell’editrice Morcelliana-Scholè e dal 2021 dirige il Centro di documentazione e ricerca “Raccolte Storiche dell’Università Cattolica di Brescia”. Oltre a numerosi articoli in riviste scientifiche ha pubblicato le edizioni commentate della Relazione del primo viaggio attorno al mondo di Antonio Pigafetta, (Padova, 1999) recentemente tradotta in spagnolo (Pamplona 2023), del romanzo cavalleresco anonimo Falconetto (Mantova, 2001), dell’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo (Milano, 2011) e il volume Dispersioni. Cultura letteraria a Mantova tra Medio Evo e Umanesimo (Milano, 2017).
In occasione della nomina, il professor Canova si è così espresso «È un grande onore assumere questo ruolo in un’Istituzione cui il mio cammino di studioso deve tanto. Il patrimonio di memoria e di bellezza custodito dall’Ambrosiana deve continuare a essere uno dei cuori pulsanti di una Milano capace di trasmettere cultura e di accogliere donne e uomini accomunati dal desiderio di conoscenza. Questa vocazione, che risale direttamente al fondatore cardinale Federico Borromeo, diviene più importante in giorni come i nostri, che vedono il ritorno di divisioni dolorose e non risolte dalle esperienze del passato».
La Biblioteca Ambrosiana è celebre per conservare oltre un milione di stampati (tra cui migliaia di incunaboli e cinquecentine), quasi quarantamila manoscritti (tra cui il celebre Codice Atlantico e alcuni tra i più importanti manoscritti esistenti al mondo) in italiano, latino, greco, arabo, siriaco, etiopico, copto, cinese (e molte altre lingue), dodicimila disegni (di Raffaello, Pisanello, Leonardo e altri illustri maestri), ventiduemila incisioni e altre rarità (mappe antiche, manoscritti musicali, pergamene e papiri), risultando una delle più importanti a livello mondiale. Erano questi gli intenti del cardinal Borromeo che, fondandola, intese offrire una impronta multiculturale orientata al dialogo, affermando che i libri appartenenti a culture e fedi diverse dalla cristiana possono «a noi recare diversi giovamenti e farci venire in cognizione di molte cose belle e giovevoli molto».