Le opere provengono dal MiM – Museum in Motion, il museo ideato nel 2001 da Franco Spaggiari all’interno del quattrocentesco castello di San Pietro in Cerro, nel piacentino. Imprenditore e mecenate, Spaggiari ha fondato il MiM con l’obiettivo di dare spazio agli artisti emergenti e valorizzare le nuove generazioni di talenti. «Fin dall’inizio» ha raccontato «abbiamo scelto di sostenere i giovani. Sarebbe stato più semplice puntare su nomi già affermati, ma abbiamo preferito costruire un percorso autentico, fedele all’insegnamento del nostro primo consulente, Pierre Rostagny, tra i più grandi esperti internazionali».
Curata da Alessandro Azzoni e Roberta Castellani, l’esposizione offre uno sguardo ricco e articolato su artisti, correnti e sensibilità che hanno segnato la scena italiana e internazionale, trovando in Milano e nella Lombardia un laboratorio di idee e innovazione. «Il MiM» ha spiegato Azzoni «possiede una collezione eterogenea che include giovani emergenti e opere storiche capaci di raccontare l’evoluzione dell’arte contemporanea. Tutti i movimenti più importanti hanno trovato in questa regione un terreno fertile per esprimersi».
«La scelta di collocare le opere negli spazi didattici del nostro campus riflette la visione di un’università aperta e dialogante con la città» ha sottolineato nel suo saluto Angelo Manfredini, direttore della sede di Piacenza-Cremona. Del resto «l’arte contemporanea» ha concluso Spaggiari «trasmette concetti intelligenti e costruttivi. E qui, tra i giovani, si trova davvero il posto giusto per accoglierla».
La mostra è aperta al pubblico e sarà visitabile fino al 21 novembre.