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La strada per un futuro più sostenibile parte dai piccoli territori

15 aprile 2021

La strada per un futuro più sostenibile parte dai piccoli territori

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Nessuno è escluso. Anche un territorio piccolo o di media grandezza è chiamato a recitare la sua parte per condurre la società verso uno sviluppo più sostenibile.

A questo, in estrema sintesi, lavora Stefano Marta, 38 anni, coordinatore del programma Ocse di approccio territoriale per gli obiettivi di sviluppo sostenibile - i 17 Sustainable Development Goals, SDGs -  da conseguire in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

Si dialogherà con lui nel seminario “Territorial approach to Sustainable Development Goals: a new driver for territorial competitiveness” organizzato venerdì 16 aprile - dalle 12 alle 13.30 - dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica, campus di Piacenza, nell’ambito del laboratorio Next Gen Eu per la quale saranno presenti  il docente Francesco Timpano e Paola Elia Morris.
 
Marta oggi lavora all’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). «Supportiamo le città e le regioni nei paesi Ocse o nei partner - spiega - affinché si implementino i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare aiutiamo ad utilizzarli come strumenti per definire le strategie di sviluppo a livello locale.

Marta ha spiccato il volo proprio dal campus piacentino. «Per specializzarmi su questi temi - dice - a Piacenza ho frequentato il master Mumat in marketing territoriale, che mi ha consentito di svolgere lo stage alla Fao, a Roma. Dopodiché ho compiuto la Scuola di dottorato Agrisystem con il professor Timpano, miscelando la componente giuridica, economica e agronomica».
È stata la tesi, discussa nel 2014 e che ha trattato dell’approccio territoriale alle politiche di sicurezza alimentare - condotta all’interno di un progetto internazionale insieme a Fao, Oecd e Agenzia delle nazioni unite - a permettergli di approfondire il ruolo ricoperto dalle città e dalle regioni per promuovere la sicurezza alimentare e combattere la fame nel mondo nei Paesi in via di sviluppo.

Il caso di Bonn, in Germania, è l’esempio portato da Marta per spiegare come l’Ocse agisca concretamente. «Nella città tedesca ci siamo mossi su tre binari. Da subito abbiamo integrato i 17 obiettivi nelle politiche di sviluppo locale per usarli come strumento di partnership con il governo tedesco e gli altri stati federali. Quindi si sono sostenuti gli enti territoriali nel monitorare il progresso nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Infine questi ultimi sono stati adoperati per creare una partnership con altre città e regioni».

«In Italia l’Ocse ha invece un progetto in corso con il ministero della Transizione ecologica - aggiunge - che ha sviluppato la strategia nazionale di sviluppo sostenibile con l’obiettivo di declinare nel Paese gli obiettivi. C’è un forte focus sul coinvolgimento delle Regioni e delle 14 città metropolitane italiane».

La strada verso il 2030 ha però incontrato un ostacolo imprevisto: il Covid-19. «L’epidemia ha avuto un impatto importante sugli obiettivi della salute, della povertà e delle disuguaglianze - racconta Marta - queste ultime incidono nella diffusione del virus più della densità di popolazione. La pandemia potrebbe spingere 169milioni di persone nella povertà più estrema da oggi fino al 2030».

Per evitarlo, il ruolo degli attori locali risulta allora fondamentale.  «Alcuni studi sostengono che il 65% di ogni target non sarà perseguito se città e regioni non saranno coinvolte. Nei territori ci sono competenze forti da sfruttare: dalla gestione dell’acqua a quella dei trasporti e della mobilità, alla gestione dei rifiuti. L’approccio deve essere bottom-up, non solo regolato dalle scelte dei governi centrali».

L’ultimo pensiero è allora rivolto alla realtà piacentina. «Il legame fra università, governo locale e aziende a Piacenza è virtuoso. Si tratta di attori chiave, la cui collaborazione è lo strumento vincente per raggiungere gli obiettivi a livello locale».

Un articolo di

Filippo Lezoli

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