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“Lettera al mio corpo”, musica e parole per sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare

13 marzo 2024

“Lettera al mio corpo”, musica e parole per sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare

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Il 15 marzo si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. Questi disturbi come l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata binge eating sono un problema di sanità pubblica e sono sempre più oggetto di attenzione sanitaria e sociale per la loro diffusione e per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione (anche nei bambini di 8-9 anni). Ad esserne colpita è principalmente la popolazione femminile, anche se il numero dei maschi è in aumento soprattutto in età adolescenziale e preadolescenziale.

La Giornata celebrativa è l’occasione per dare maggiore informazione, sensibilizzare i cittadini verso questi disturbi e promuovere la prevenzione. In tutta Italia la realizzazione di eventi ed incontri ha lo scopo di far luce sui vari aspetti dei disturbi del comportamento alimentare nonché sostenere chi è nel percorso di recupero.

La Giornata del Fiocchetto Lilla è un invito a diffondere messaggi di speranza e un momento per educare e far comprendere. Di tutto questo ne è convinta Erica Biazzi, studentessa della laurea magistrale in Filologia moderna dell’Università Cattolica, sede di Brescia, che - nell’ambito di una “Staffetta lilla”, promossa dal Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Cremona – prenderà parte al concerto benefico “Lettere al mio corpo” con il musicista Vincenzo Zitello dove, come voce narrante, leggerà alcune lettere scritte da una ragazza anoressica di 17 anni al suo terapista.  

«Credo tanto all'importanza delle parole e alla loro capacità di costruire il mondo: queste in particolare mi hanno arricchita molto, ed è molto emozionante l'idea di prestare la mia voce per condividerle» afferma Erica spiegando che tutte le iniziative della “Staffetta lilla” – in corso dall'11 al 15 marzo - sono state organizzate dal direttore del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati Rinaldo Lampugnani in collaborazione con la biologa nutrizionista Michela Bulgari e la psicologa e psicoterapeuta Emanuela Spotti. Il coinvolgimento di Erica al concerto benefico del 13 marzo si deve in particolare al fatto che da, oltre un anno, lavora con Emanuela Spotti al podcast di divulgazione sui disturbi alimentari “Farfalle viola”.
 


Come hai scelto e sulla base di quali criteri hai selezionato le lettere scritte dalla giovane ammalata di anoressia che leggerai durante l’evento?
«Tutte le lettere che ho potuto leggere trasmettono l'incredibilità profondità e sensibilità di Dana, l'autrice, pertanto non è stato semplice farne una selezione. Ho scelto quelle che hanno avuto su di me un impatto più duraturo, a cui mi sono trovata a non riuscire a smettere di pensare. Per me era inoltre fondamentale comunicare il vissuto di Dana in modo tridimensionale, trasmettendo il suo dolore, ma anche la sua intelligenza e la sua forza; perciò, ho scelto lettere che esemplificassero questi molteplici lati della sua persona».

Su quali punti e aspetti imposterai in particolare la tua lettura?
«Nell'approcciarmi a questo progetto ho scelto di mantenere rigore filologico e totale autenticità nei confronti dei testi, che verranno letti esattamente così come sono stati scritti. Questa scelta deriva sia da una deformazione legata ai miei studi filologici, che mi hanno insegnato l'importanza della fedeltà alle volontà degli autori, sia dal voler creare un'empatia senza filtri con il pubblico. Di conseguenza nel preparare la mia lettura espressiva mi sono focalizzata sul tenere un tono molto affine a quello di una ragazza diciassettenne che riversa nero su bianco pensieri e sensazioni molto viscerali, enfatizzando i molteplici stati d'animo che emergono: rabbia, sconforto, paura, speranza, grinta, desiderio di rivincita».

Parli di “deformazione legata ai tuoi studi filologici” ... che cosa studi in Cattolica? E come vedi il tuo futuro?
«Sono iscritta al corso di laurea magistrale in Filologia moderna e sono molto appassionata dello studio della letteratura contemporanea femminile, dei carteggi e della storia delle grandi case editrici italiane. Al contempo, parallelamente all'università, mi sono formata e lavoro nel campo degli audiovisivi: ultimamente, per esempio, ho girato un piccolo docu-film e un cortometraggio, e lavorato a un podcast.  Per il momento sono molto felice di poter percorrere parallelamente questi due binari, mi piacerebbe molto poter continuare a coltivare la mia curiosità e creare prodotti audiovisivi che mi permettono di esprimere ciò che provo, che mi interessa o a cui desidero dare visibilità».

Quanto incidono i tuoi studi nell’approcciarsi a problematiche serie e importanti come i disturbi della nutrizione e alimentazione?
«La letteratura e la filologia mi hanno indubbiamente arricchita moltissimo non solo come studentessa, ma anche come persona. Tra le tante cose che mi hanno insegnato, senz'altro c'è l'importanza di conoscere storie per ampliare la nostra sensibilità e l'ampiezza della nostra visione del mondo. Credo profondamente nella capacità dei racconti di arricchirci e renderci persone migliori, e in questo caso sono convinta possano fare la differenza per guardare problematiche così importanti con un occhio non superficiale, ma partecipativo ed empatico».

Il concerto di beneficenza si terrà mercoledì 13 marzo, alle ore 20.30 presso l’Auditorium G. Arvedi di Cremona.   

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Graziana Gabbianelli

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