NEWS | Notte prima dell'esame

Martina, il viaggio conta più della meta

10 febbraio 2025

Martina, il viaggio conta più della meta

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«Io sono pugliese, di Trani, e mai avrei pensato di allontanarmi così tanto dalla mia terra di origine. Ma nel momento cruciale della scelta del percorso di studi universitario sono stata incuriosita dal corso di laurea triennale in Economia e Gestione dei Beni Culturali, e ho deciso di buttarmi in questa avventura. In Italia ci sono pochissimi percorsi che come questo - attivato nel campus milanese dell’Università Cattolica - uniscono l’ambito economico a quello culturale, garantendo un’ottima preparazione, soprattutto dal punto di vista economico».

Parte da questo punto di svolta l’esperienza universitaria di Martina Montenero, laureanda in Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo del corso di laurea interfacoltà di Economia e Lettere. Un’esperienza di studio e di vita molto soddisfacente e arricchente per Martina che infatti si dice molto contenta «di aver ricevuto una preparazione multidisciplinare e di aver acquisito uno sguardo critico e approfondito verso il mondo delle aziende culturali, che non mi sento di escludere se penso o immagino il mio futuro professionale».

Martina che conta di laurearsi nella sessione di aprile, con una tesi in Economia aziendale – dedicata al mercato dell’arte, in particolare quello delle case d’asta – con il professor Giacomo Magnani come relatore, se ripensa alla sua “notte prima dell’ultimo esame” confessa di aver dormito pochissimo perché ammette «di essere una di quelle studentesse che sfrutta ogni minuto, fino all’ultimo, per ripassare e ripetere prima di un esame» benché sia consapevole che non sia una delle migliori strategie da adottare.

Se ripensa invece a quando ha concluso il suo ultimo esame della triennale racconta che «in verità non ho realizzato si trattasse dell’ultimo esame, fino al momento dopo averlo sostenuto e verbalizzato. Appena terminato ho provato un misto di emozioni tra sollievo, gioia e un pizzico di malinconia, e ovviamente anche tanta stanchezza». Di quel momento Martina ha un nitido ricordo “fotografico”: «Ero in G.125, un’aula che affaccia sulla Basilica di Sant’Ambrogio» così come un chiaro ricordo della strana sensazione provata che «non è semplice da descrivere a parole, mi sono come resa conto che per un molto tempo si corre cercando di seguire un obiettivo, in questo caso la conclusione degli esami, per poi accorgersi, una volta raggiunto, che ad avere importanza è, in realtà, il “viaggio” che ti conduce fin qui, piuttosto che la meta».

«Per un momento – sottolinea Martina - ho ripensato a tutte le prove sostenute nel corso dei miei studi in Cattolica, a tutti i tragitti percorsi ripetendo con le mie amiche e le mie compagne di corso, a tutte le attese cariche di ansia pre-esame, a tutti i caffè e a tutte le pause studio condivise che ci hanno unite in una bella amicizia, senza dimenticare tutta la fatica, ma anche la soddisfazione che si è sempre celata dietro un risultato, bello o brutto che sia».

Oggi che tutti gli esami sono stati superati e che tutte le forze sono concentrate sull’elaborazione della tesi di laurea, Martina si dice contenta del suo corso di studi che l’ha messa alla prova con esami impegnativi come Statistica «che però mi dato molta soddisfazione e mi ha fatto scoprire nuovi interessi e inaspettate possibili prospettive future di studio e lavoro» o come Finanza aziendale « un esame che ho inserito a scelta nel mio piano studi, perché non è previsto nel corso, ma che ho molto apprezzato per quanto impegnativo. Mi ha fatto appassionare all’ambito finanziario, ben oltre le mie aspettative. Ho scelto, inoltre, di sostenere l’esame di Finanza aziendale per avere maggiori possibilità di scelta quando dovrò decidere a quale corso di laurea magistrale iscrivermi. A prescindere da questo, trovo che tutti gli esami del mio percorso, ognuno differente dall’altro, mi abbiano lasciato qualcosa, qualcosa che va al di là delle nozioni assimilate».

Ripensando infatti a tutta la sua storia di studentessa nell’Ateneo, Martina non ha dubbi nell’affermare che per lei l’università sia «un luogo in cui si cresce, si diventa adulti e si allargano i propri orizzonti sul mondo, una vera e propria palestra di vita che ti prepara al futuro; dove molte persone entrano ed escono dalla nostra vita e da tutte le quali si impara qualcosa in quanto essere umani».

Riflettendo ad alta voce, la laureanda Martina osserva inoltre che spesso gli anni in cui si studia all’università vengono ritenuti «i migliori della nostra vita, anche se onestamente non so se sia davvero così, considerato che talvolta noi studenti ci sentiamo un po’ persi, vulnerabili e combattuti, ma sicuramente sono anni molto formativi e nei quali trovo sia anche un nostro diritto sbagliare, perché credo che non esista parola più triste e riduttiva di “fallimento” o “sconfitta”». È per questo che Martina l’unico consiglio che si sente di voler dare a delle future matricole è di «vivere l’università a 360 gradi, sfruttando ogni occasione e buttandosi in nuove esperienze, perché gli anni di studio universitari non devono essere vissuti come una corsa per laurearsi nei tempi previsti. Ognuno ha i propri ritmi che devono essere rispettati, come dicevo l’importante è godersi il percorso, i risultati, se si studia con impegno e costanza, poi arrivano».

Ad arricchire il percorso di studi in Cattolica di Martina c’è stata sicuramente l’esperienza di risiedere presso il collegio Marianum, uno degli storici collegi dell’Ateneo che ha come mission quella di garantire alle studentesse il giusto equilibrio tra vita comunitaria e valorizzazione dei singoli talenti, offrendo loro varie attività, eventi ed incontri utili alla formazione personale e culturale. Si dice infatti molto fortunata Martina ad aver vissuto i suoi anni da studentessa universitaria al collegio Marianum: «Un luogo ricco di opportunità dove vivere appieno il percorso universitario, è un posto che ti offre tanto e che ti vede crescere e sono orgogliosa di poterlo definire casa».

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Graziana Gabbianelli

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