«È davvero un privilegio avere oggi il professor Verghese come autore del Discorso inaugurale di questa cerimonia – ha dichiarato il presidente del corso di laurea in Medicine and Surgery Giovanni Gambassi nel messaggio di saluto ai laureandi - La traiettoria della sua vita, il percorso di formazione professionale, la sua reputazione di clinico ed educatore contribuiscono a creare di lui un role model cui mi auguro i laureati di questa Class of 2023 possano ispirarsi, per riaffermare l'importanza della medicina al letto del malato, in una relazione medico-paziente unica e dal valore irripetibile. Il fatto che egli unisca alla sua attività di medico e docente la abilità del divulgatore e dello scrittore capace di incontrare milioni di lettori in tutto il mondo serve a ricordare ai neolaureati e a tutti noi, di esplorare e alimentare tutti i talenti e le abilità che ci sono date per contribuire allo sviluppo di una umanità più ricca e solidale».
Da quest'anno la Class of 2023 inaugura una nuova tradizione: un riconoscimento speciale ai due laureati che si sono distinti per carisma, personalità e per meriti accademici. Il primo alla laureanda che ha donato generosamente tempo e talenti a servizio dei compagni di classe ed è stato modello per una leadership efficace e un comportamento professionale durante i sei anni di studio: la neodottoressa Isabella Azzaro.
La seconda menzione d'onore, e Valedictorian della cerimonia di laurea, al laureando che, con il miglior rendimento, ha dimostrato al meglio le qualità dell'eccellenza accademica e clinica e la cui eccezionale motivazione e interesse esemplificano gli ideali della professionalità: il neodottore Marco Auletta.
«La nostra sacra tradizione medica – ha concluso Verghese - risale alla scuola di Padova e a giganti come Vesalio e ancora prima, alla prima persona curata e, se possibile, guarita da un’altra persona che ha dedicato la propria vita al prendersi cura degli altri. Questo è l'aspetto senza tempo della medicina che desidero che i laureati portino nei loro cuori e nelle loro menti mentre si avviano verso il mondo».
Grande festa finale con un gioioso “lancio del tocco” per tutti i laureati, le loro famiglie e l’intera comunità dell’Università Cattolica che oggi saluta i nuovi giovani medici all’inizio di un nuovo cammino.