Fornire le migliori conoscenze tecniche e scientifiche e formare una figura professionale con grande attenzione e cura al rapporto tra medico e paziente: sono questi i principali obiettivi del programma del nuovo Master di secondo livello in Gestione integrata del paziente con Sindrome dell’Intestino Irritabile, promosso dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, al via nel campus di Roma nell’anno accademico 2022/2023.
Il Master, diretto dal professor Antonio Gasbarrini, Ordinario di Medicina Interna all’Università Cattolica e direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e chirurgiche e delle Unità operative Medicina Interna e Gastroenterologia e CEMAD-Centro Malattie Digestive della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, si basa su un percorso formativo all’insegna della multiprofessionalità ed è rivolto a medici (in particolare gastroenterologi e internisti), nutrizionisti, dietisti e psicologi.
Il nuovo programma formativo, unico sul tema in Italia, grazie a un piano di studi interdisciplinare e un approccio integrato originale e in continua evoluzione, ha lo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie alla gestione dei pazienti con Sindrome dell’Intestino Irritabile: una somma di conoscenze in continua evoluzione (dalle basi fisiopatologiche alla diagnostica differenziale, dal microbioma alla nutrizione clinica, dalla neurogastroenterologia alla psicoterapia) fino alla capacità di svolgere il ruolo di Medico nel rapporto col paziente grazie allo studio della Medicina Interna e della Medicina narrativa, passando dal tecnicismo scientifico fino alla patient-provider relationship. In particolare, oltre alla formazione teorica garantita da lezioni frontali e seminari, sarà dato ampio spazio alla formazione pratica, da effettuarsi presso l’Ambulatorio di Gastroenterologia del CEMAD – Policlinico Universitario “A. Gemelli”.
«Il vero punto di forza di questo Master - spiega il professor Antonio Gasbarrini - è dato dal connubio tra lezioni magistrali e seminari, con un approccio multidisciplinare che vede coinvolti numerosi esperti di fama nazionale ed internazionale tra gastroenterologi, farmacologi, psicologi, psichiatri, nutrizionisti, medici nucleari, allergologi e internisti e grazie all’attività pratica nella “palestra” più formativa e all’avanguardia del CEMAD e dei suoi ambulatori».
«La Sindrome dell’intestino irritabile ed il microbiota intestinale sono strettamente correlati – continua Gasbarrini - Quest’insieme rappresenta un campo di enorme interesse, ma anche di numerosissimi rischi. Tra i rischi più grandi, ad esempio, ci sono quelli di fare un’alimentazione scorretta, non equilibrata, con delle potenziali conseguenze nel futuro che a oggi non siamo in grado di interpretare».
«La Sindrome dell’Intestino Irritabile è una condizione clinica estremamente comune – dice il professor Giovanni Cammarota, Associato in Gastroenterologia all’Università Cattolica e direttore dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS -. Circa l’80% dei pazienti che si rivolge ad un ambulatorio di gastroenterologia lamenta sintomi riconducibili al cosiddetto ‘colon irritabile’, ovvero una condizione in cui non c’è nessuna patologia organica evidenziabile con i comuni esami laboratoristici, di imaging oppure endoscopici».
«Lo studio del microbiota intestinale e in particolare della signature microbiologica di ogni paziente - dice il dottor Gianluca Ianiro, Ricercatore in Malattie dell’Apparato Digerente all’Università Cattolica, dirigente medico della UOC di Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli” IRCCS e coordinatore del Master - rappresenta al giorno d’oggi una sorta di ‘Medicina di frontiera’, ma è una via obbligata per una Medicina personalizzata che costituirà una svolta anche nella gestione dei pazienti con Sindrome dell’Intestino Irritabile».
«Il Master è pensato per i professionisti che vogliono acquisire strumenti tecnici avanzati per la gestione di una patologia complessa, con particolare riferimento alle ultime conoscenze acquisite in campo di microbiota, permeabilità intestinale, asse intestino-cervello e terapie farmacologiche mirate, test psicometrici e terapia comportamentale, nutrizione e terapie dietetiche, con la finalità di una medicina sempre più personalizzata» -. aggiunge il dottor Alberto Tosoni, docente in Medicina Interna all’Università Cattolica, dirigente medico della UOC di Medicina Interna e Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e coordinatore del Master.
La scadenza per le iscrizioni è fissata a lunedì 31 ottobre 2022.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni si può consultare il sito istituzionale dedicato al Master:
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