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Minagris: una ricerca per contrastare gli effetti delle plastiche nei terreni

25 ottobre 2021

Minagris: una ricerca per contrastare gli effetti delle plastiche nei terreni

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Gli effetti delle plastiche sul suolo sono in larga parte sconosciuti, nonostante la quantità di plastica introdotta nel suolo sia pari, se non superiore, a quella negli ecosistemi acquatici (fiumi, mari e oceani). MINAGRIS, un progetto finanziato dall’Unione Europea, si occuperà di studiare le modalità di ingresso delle plastiche nel suolo agricolo e di valutare come queste influenzino biodiversità, funzioni del suolo con relativi servizi ecosistemici e produttività agricola.

Le plastiche sono utilizzate in agricoltura con diversi scopi. Film di pacciamatura, pneumatici di trattori e fitofarmaci sono solo alcune delle fonti di contaminazione del suolo agricolo. L’impatto delle particelle plastiche sul suolo è tuttavia ancora poco conosciuto, soprattutto quando in combinazione con altri contaminanti come gli agrofarmaci.

MINAGRIS (‘MIcro- and Nano-plastics in AGRIcultural Soils’) esaminerà l’impatto delle plastiche sul suolo agricolo intraprendendo esperimenti in 11 casi studio distribuiti in tutta Europa, incluso uno in Italia. Una volta identificati gli effetti delle plastiche sul suolo, il progetto fornirà ad agricoltori e stakeholders strumenti e supporto in modo da valutare la loro esposizione e li supporterà nell’adozione di pratiche agricole sostenibili in modo informato.

«L'Università Cattolica del Sacro Cuore sarà coinvolta nel progetto MINAGRIS con un team interdisciplinare di microbiologi, agronomi ed entomologi- precisa il professor Edoardo Puglisi, docente associato di Microbiologia agraria della Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica - L’obiettivo è raggiungere una valutazione integrata dell’impatto di plastiche e bioplastiche sulle comunità microbiche coinvolte nella fertilità del suolo, sulla produttività e fisiologia di piante agrarie e su artropodi del suolo. Si valuterà inoltre il possibile ruolo delle api e del loro microbioma quali indicatori della contaminazione da nanoplastiche, la frazione di più difficile misurazione ma potenzialmente più rilevante in termini di impatto sull’ambiente e sulla salute umana».

«Per il Politecnico di Torino e il nostro gruppo di ricerca il progetto MINAGRIS è una importante occasione per poter imparare nuove nozioni dai numerosi e qualificati partner del consorzio e poter dare il nostro contributo nella caratterizzazione delle plastiche nei terreni soprattutto per trovare nuove strategie che permettano un approccio più sostenibile per l’agricoltura» sottolinea il professor Alberto Frache, Full Professor in Materials Science and Technology del Politecnico di Torino.

«Grazie alla nostra innovativa attività di ricerca, nel corso degli anni abbiamo sviluppato soluzioni dedicate al mondo dell’agricoltura che contribuiscono a risolvere specifiche problematiche legate, per esempio, al fine vita di alcuni manufatti. Nel progetto Minagris vogliamo portare la nostra esperienza nello studio e nello sviluppo dei materiali biodegradabili come strumento per contrastare la formazione delle microplastiche e per preservare la fertilità e salute del suolo», ha dichiarato Sara Guerrini, Public Affairs Agricolture Novamont.

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Redazione

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