
News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
04 febbraio 2021
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Vangelo di Marco (Mc 6,7-13)
Cosa serve per essere discepoli e annunciare la Buona Novella? Avere un bastone! L’evangelista Marco, narrando l’invio dei dodici, mette in risalto ciò che devono portare con sé: «Né pane, né sacca, né denaro», «nient’altro che un bastone» (Mc 6,8). Curioso, vero?!
L’unica cosa da prendere con sé è il bastone. Interpretazioni superficiali porterebbero a pensare al bastone come a un oggetto per la difesa. Nella Bibbia, invece, il bastone è legato alla saggezza data dagli anni del cammino, all’autorevolezza del maestro che insegna e guida. Mosè, ad esempio, con il bastone apre le acque del Mar Rosso e trasforma il bastone in serpente, per guidare il popolo.
Il bastone evoca anche il legame con la terra da calpestare. Quest’ultima, è l’immagine che amo di più. Gesù chiede di portare con sé il bastone perché il discepolo è sempre in cammino, si appoggia sulla terra, con i suoi legami e le sue radici. Il bastone è anche un aiuto nella fatica e, quindi, anche un richiamo all’impossibilità di raggiungere la meta da soli. A volte, infatti, il vero il bastone è il fratello che ci aiuta a camminare.
Un articolo di
Cappellano
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.