Il ruolo della formazione oggi più che mai è di importanza strategica e su questo è importante investire «perché la formazione delle nuove generazioni è la prima missione del nostro Ateneo ma è centrale per il futuro del Paese - ha continuato Sciarrone -. Alla Next Generation EU non possiamo esimerci dal dare un'adeguata preparazione, non solo per se stessa ma anche per la società in cui viviamo perché ognuno di noi ha un compito e un servizio e può realizzarlo nel momento in cui segue i suoi talenti ma valorizzandoli con una formazione solida e congrua».
Proprio per garantire la continuità della formazione anche durante l’emergenza pandemica, «la Cattolica è stata costantemente a fianco dei suoi studenti consentendo a tutti di svolgere in sicurezza le regolari attività curricolari - come ha sottolineato Giovanni Marseguerra, delegato del Rettore al Coordinamento dell’Offerta formativa dell’Ateneo -. Abbiamo ampliato la nostra offerta formativa, promuovendo percorsi caratterizzati da una sempre più marcata interdisciplinarità, abbiamo continuato a investire nelle tecnologie per la didattica innovativa ma nel contempo abbiamo anche fatto investimenti significativi sull’edilizia, volti soprattutto ad aumentare le aule e gli spazi per gli studenti: si pensi solo ai nuovi campus che abbiamo recentemente inaugurato nelle sedi di Cremona e Brescia. L’attrattività dei nostri corsi di studio è in costante crescita, così come la qualità dei servizi che offriamo ai nostri studenti».
Ascolta "OPEN DAY 2022/2023" su Spreaker.
E gli studenti, quelli del futuro, hanno deciso di cogliere subito l’opportunità di partecipare all’evento in presenza. «Abbiamo deciso di partecipare in prima persona perché è un’occasione anche per vedere dal vivo i luoghi, le aule – dicono Simone e Luca – non avevamo mai partecipato a un Open Day e non abbiamo ancora le idee molto chiare ma gli incontri, molto interessanti, ci sono piaciuti e ci hanno aiutato a capire come funziona l’Università. La Cattolica poi è un’università grande e prestigiosa».
Dello stesso parere Giulia e Letizia: «In presenza l’esperienza è più diretta e sinceramente ormai siamo anche un po’ stufe della DaD e di conseguenza seguire incontri a distanza. Siamo venute qui per farci un’idea – aggiungono -siamo incerte fra vari atenei e il primo che abbiamo deciso di voler visitare è la Cattolica. Quello che più ci ha colpito è la presentazione del percorso guidato che, una volta immatricolate, potrà aiutarci anche nella scelta dell’ambito lavorativo da intraprendere. Senza contare l’importanza della possibilità di studiare all’estero».
Sofia e Federico, sono due atleti che praticano pallavolo e basket, hanno frequentato il liceo sportivo e hanno scoperto con piacevole sorpresa la possibilità - nel caso di una carriera agonistica ad alti livelli - di poter conciliare la loro passione con lo studio grazie al progetto Dual Career: «Non conoscevamo questa possibilità è una cosa davvero molto interessante». Entrambi hanno deciso di venire in presenza per vedere dal vivo i luoghi dove hanno deciso di proseguire il loro percorso: «Mia sorella studia qui e mi ha parlato molto bene dell’Università», racconta Federico. Sofia invece mette il punto esclamativo su quanto sottolineato da tutti i ragazzi che hanno deciso di seguire gli Open Day dal vivo…«sono due anni che seguiamo lezioni, eventi e incontri online, adesso basta».